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FEDERALIMENTARE

Vacondio: serve atto di responsabilità contro deriva anti-industriale

Vacondio: serve atto di responsabilità contro deriva anti-industriale
Ivano Vacondio (Molini Industriali) succede a Luigi Scordamaglia alla guida di Federalimentare nei prossimi quattro anni.

Al suo insediamento, il nuovo presidente di Federalimentare ha ricordato le cifre di un comparto che è il secondo settore manifatturiero del Paese con 56.000 imprese e un fatturato di 140 miliardi di euro pari all'8% del Prodotto Interno Lordo.

Contro l'"aggressività dei competitor internazionali", Ivano Vacondio chiede più sostegno alla politica. "Il governo italiano - dichiara- ha condotto un’utile battaglia sull’etichettatura per esempio, ma non possiamo abbassare la guardia, si pensi solo alla risoluzione dell’Onu che, se fosse stata approvata, avrebbe colpito alcuni prodotti simbolo della Dieta Mediterranea e del made in Italy. Si deve continuare sulla strada degli accordi bilaterali, superare le barriere che alcuni paesi, come la Cina, pongono all’ingresso dei nostri prodotti e poi bisognerebbe togliere l’embargo alla Russia”.

Secondo Vacondio, "è ormai evidente  che si è progressivamente affermata una generale deriva anti-industriale che non ha risparmiato neanche l’industria alimentare e le sue eccellenze. Ne è la prova il fatto che questo comparto sia stato raramente rappresentato come una risorsa e un patrimonio del nostro Paese e della sua economia, alimentando più spesso una cultura del sospetto. C’è bisogno dunque di un atto di responsabilità, soprattutto di fronte alle dinamiche congiunturali degli ultimi mesi che ci mostrano il continuo calo dei consumi interni e, da ultimo, il rallentamento della dinamica dell’export. È necessario, prima di tutto, farci veicolo di un’informazione scientifica e autorevole, corretta ed equilibrata, a beneficio dei consumatori, e valorizzare l’Italia come paese trasformatore, affermando con chiarezza che il successo del “Made in Italy” alimentare è il frutto delle migliori materie prime nazionali ed estere, ma anche di tecnologia, processi e innovazione".

Quanto all'adesione di alcuni imprenditori di Federalimentare a Filiera Italia, Vacondio risponde: "“A me sembra una banalità, ma evidentemente non lo è, sostenere che tra mondo industriale e mondo agricolo ci debba essere un dialogo, ma che gli organismi di rappresentanza debbano restare distinti perché gli interessi sono diversi”.

Il nuovo consiglio direttivo di Federalimentare 2019-2022- Il Presidente Ivano Vacondio sarà affiancato dai vice presidenti Silvio Ferrari (ex presidente di Assalzoo) Nicola Levoni (Presidente di Assica), Paolo Mascarino (Unione Italiana Food), Paolo Zanetti, (Assolatte);  consigliere incaricato è Vittorio Cino (Assobibe), consiglieri elettivi:  Michele Cason (Presidente di Assobirra) e Annibale Pancrazio (Anicav).

Eletto anche un nuovo direttore, Nicola Calzolaro, Confindustria Salerno. Al proprio interno,Federalimentare ha anche un Gruppo Giovani presieduto da   Alessandro Squeri.
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