La Direzione Generale Salute e Sicurezza Alimentare (DG Sante) della Commissione Europea avvia una seconda consultazione sul benessere di cani e gatti. Con una seconda lettera di invito, il Direttore dell'Unità Benessere Animale, Andrea Gavinelli, incoraggia i Medici Veterinari a dare il loro contributo. Il focus stavolta è la tracciabilità. >>
Con l'Ordinanza n.3/2025, il Commissario Giovanni Filippini dispone "Misure di eradicazione e sorveglianza della peste suina africana". L’evoluzione epidemiologica richiede la prosecuzione della strategia di contrasto e una rimodulazione della stessa, come da “Road map” concordata con la Commissione Europea. >>
Il Ministro della Salute annuncia il coinvolgimento di ulteriori esperti nel Consiglio Superiore di Sanità. Un intento apprezzato dai vertici di ANMVI, FNOVI e SIVeMP che firmano una lettera congiunta: creazione di gruppi di lavoro stabili con esperti veterinari, auspicabile il ventilato aumento dei componenti di nomina ministeriale. >>
Con la pubblicazione dei Piani di controllo si completa la disciplina operativa del sistema SQNBA (Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale). Il 23 luglio, a Cremona, SivarSib e Anmvi organizzano un seminario di presentazione dei Piani ai professionisti Veterinari, con particolare riguardo alle attività di certificazione in produzione primaria. >>
Con la trasmissione alle Regioni della sua proposta di fabbisogno, il Ministero della Salute avvia il procedimento che porterà alla definizione dei posti disponibili al corso di laurea in medicina veterinaria. Per l'anno accademico 2025-2026, il Ministero stima 1.359 posti. La parola passa alle Regioni, l'ultima spetta al Ministero dell'Università. >>
ABUSO DI PROFESSIONE, L’ORDINE PUO’ CHIEDERE I DANNI
L'ordine professionale può costituirsi parte civile nel giudizio penale a carico di chi è accusato di esercizio abusivo della professione. Per la Cassazione, l'Ordine può chiedere i danni patrimoniali per concorrenza sleale. Il testo della sentenza.
Gli Ordini professionali hanno un'arma in più per difendere gli interessi della categoria che rappresentano. Possono infatti chiedere i danni, patrimoniali e morali, a chi è accusato di esercizio abusivo della professione costituendosi parte civile nel processo penale a carico dell'imputato.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 22144 del 3 giugno 2008, ha chiarito il tipo di danno sofferto dall' Ordine in questi casi. Secondo la Cassazione, infatti, si tratta non tanto di un patimento morale quanto di un danno patrimoniale, per concorrenza sleale subita su un certo territorio dai professionisti iscritti all'associazione di categoria. Infatti, i danni non patrimoniali, ha chiarito la quarta sezione penale, non possono essere chiesti autonomamente.
Il danno patrimoniale è stato identificato dai giudici, " con il pregiudizio che è causato dalla concorrenza sleale subita in un determinato contesto territoriale dai professionisti iscritti all'associazione di categoria, danno che va ad aggiungersi a quello consistente nell'offesa all'interesse circostanziato riferibile all'associazione professionale, in tal caso legittimata a costituirsi parte civile nel procedimento penale per ottenere il risarcimento o la riparazione non già di un danno soltanto morale, bensì anche patrimoniale". (Cassazione.net)