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RELAZIONE ANNUALE

RASFF: il picco più elevato degli ultimi vent’anni

RASFF: il picco più elevato degli ultimi vent’anni
Il sistema di allerta rapido per mangimi e alimenti conferma il ruolo attivo dell'Italia nell'invio di notifiche. Resta basso il numero di segnalazioni su prodotti nazionali.



Le 4000 notifiche pervenute nel 2019 attraverso il RASFF "rappresentano il picco più elevato raggiunto negli ultimi vent’anni". Il record è descritto nella relazione annuale sul Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi pubblicata dal Ministero della Salute.  La relazione- riferita al 2019- spiega che questo picco è riconducibile all’emergenza fipronil che ha visto il coinvolgimento di tutti i Paesi europei.

Il 29%% delle notifiche è dato da allerte su prodotti distribuiti sul mercato, mentre per il 40% si è trattato di prodotti in importazione respinti ai confini e quindi non distribuiti sul mercato europeo. La quota rimanente riguarda notifiche di tipo informativo, ad esempio follow up di allerte già notificate. Ma il sistema di allerta viene attivato anche a seguito di non conformità rilevate dall’operatore del settore alimentare (OSA) nell’ambito delle attività di autocontrollo: nel 2019 queste notifiche sono state il 18%.

Posizione dell'Italia- Nell'anno di riferimento, l’Italia  ha trasmesso attraverso il RASFF 373 notifiche, diventando il 4° Paese membro per numero di segnalazioni inviate. I prodotti italiani oggetto di allerta europea sono stati 146 e l’Italia risulta il 9° Paese per numero di notifiche ricevute.

Analisi delle segnalazioni RASFF - Un elevato numero di notifiche riguarda la presenza di microrganismi patogeni (928), seguite dalle micotossine (585). Tra i microrganismi patogeni, 870 notifiche si riferiscono al riscontro di Salmonelle. Numerose sono risultate essere anche le segnalazioni per Listeria monocytogenes (123) ed Escherichia coli (112).
Le salmonelle sono state riscontrate principalmente in frutta secca e semi, prodotti della carne ed erbe e spezie, mentre la Listeria monocytogenes principalmente in preparazioni a base di carne, prodotti a base di latte e in prodotti della pesca. Le micotossine hanno riguardato principalmente la presenza di aflatossine in frutta secca seguita da frutta e vegetali ed erbe e spezie.
Per gli alimenti di origine nazionale Il maggior numero di irregolarità è dovuto a contaminazioni microbiologiche (57), corpi estranei (20) ed allergeni non dichiarati in etichetta (18). Tra i contaminanti microbiologici, il maggior numero di notifiche ha riguardato Escherichia coli (inmolluschi e prodotti a base di latte), Listeria monocytogenes (in prodotti a base di latte e preparazioni a base di carne) e Salmonelle (riscontrate principalmente in molluschi, semi per germogli e preparazioni a base di carne). Risultano inoltre numerose sui prodotti nazionali le segnalazioni per corpi estranei ed allergeni non dichiarati in etichetta ed il trend in linea con i dati del 2018. È quindi evidente la necessità per gli Operatori del Settore Alimentare di porre una maggiore attenzione alla riduzione dei pericoli negli alimenti attraverso una più efficace attività di autocontrollo compresa la verifica dei fornitori e delle materie prime.

Avvisi di sicurezza- Nel corso dell’anno è stata gestita un’emergenza legata a casi di epatite colestatica segnalati dopo l’assunzione di integratori alimentari contenenti estratti e preparati di Curcuma longa, con successivo ritiro e richiamo dei prodotti a scopo precauzionale. A seguito delle reazioni avverse che hanno interessato 21 consumatori sono stati diramati specifici avvisi di sicurezza. Le cause sono verosimilmente da ricondurre a particolari condizioni di suscettibilità individuale (alterazioni preesistenti, anche latenti, della funzione epato-biliare o anche alla concomitante assunzione di farmaci). Si è quindi adottata una specifica avvertenza per l’etichettatura degli integratori in questione, volta a sconsigliarne l’uso a soggetti con alterazioni della funzione epato-biliare o con calcolosi delle vie biliari e, in caso di concomitante assunzione di farmaci, ad invitare comunque a sentire il parere del medico.

I consumatori sono stati anche avvisati di problematiche relative all’insorgenza di casi di sindrome emolitica uremica riconducibile al consumo di formaggi francesi a latte crudo e ad una tossinfezione alimentare avvenuta in Francia causata da Salmonella poona probabilmente correlata dal consumo di latte di riso per la prima infanzia.

Cos'è il RASFF- Il sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF) consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e quindi di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia.


Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi, relazione annuale 2019