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CARNI OVICAPRINE

Export: gli arrosticini in Giappone, i requisiti sanitari

Export: gli arrosticini in Giappone, i requisiti sanitari
Esito favorevole delle negoziazioni Italia-Giappone: via libera all'export di carni e frattaglie ovine e caprine inclusi gli spiedini di carne. I requisiti sanitari.


Il Ministero della Salute ha trasmesso oggi ai Servizi Veterinari i documenti sanitari per l'esportazione in Giappone di carni e frattaglie ovine e caprine inclusi gli spiedini di carne (arrosticini). I documenti, fra i quali il certificato sanitario veterinario, si basano sull'accordo sottoscritto con le autorità nipponiche, al termine di un negoziato conclusosi favorevolmente per l'export nostrano. Il via libera è formalmente entrato in vigore il 29 giugno scorso.

L'accordo prevede che l'origine degli animali e delle carni destinate ad essere esportate verso il Giappone comprende, oltre a quella italiana, anche le provenienze da Paesi riconosciuti dalle autorità giapponesi (The third free countries list) (The specified countries). In quest'ultimo caso, la certificazione finale del prodotto dovrà contenere copia della certificazione sanitaria emessa dal Paese da cui origina la carne, attestante la relativa "eleggibilità" all’export verso il Giappone.

Non dovrà esserci commistione dei prodotti destinati all’export Giappone con materie prime e prodotti non eleggibili a tale export, una regola questa che - pur non essendo esplicitamente citata-  resta valida sebbene in maniera meno stringente rispetto a quanto richiesto per le carni e i prodotti della specie suina. Infatti, il rispetto del requisito di non commistione è assicurabile dalla corretta attuazione delle procedure di tracciabilità e dalla separazione nel tempo e nello spazio di ogni fase del processo produttivo delle carni e frattaglie ovine e caprine (inclusi gli spiedini di carne – arrosticini) destinati all’export Giappone.

Anche per le carni ovine e caprine, così come per quelle delle altre specie autorizzate all'esportazione in Giappone, è necessario assicurare la conformità a requisiti aggiuntivi rispetto a quelli vigenti per l'applicazione della normativa nazionale e comunitaria in fatto di gestione dei materiali a rischio, tracciabilità, listing degli stabilimenti e procedure di sanificazione.

Sono esentati dall’iter autorizzativo  "solo ed esclusivamente gli stabilimenti interessati all’esportazione di carne ovina e caprina e che risultano già abilitati ad esportare verso il Giappone carne prodotti a base di carne suina o bovina". Ad essi si applicano  procedure autorizzative semplificate.

La richiesta di iscrizione alla lista degli impianti autorizzati all’export di carne ovina e caprina verso il Giappone indirizzata alla Direzione Generale dell'Igiene e della Sicurezza degli Alimenti (DGISAN) del Ministero della Salute.

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