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RAPPORTO PNAA 2017

Alimentazione animale: i risultati dei controlli ispettivi e analitici

Alimentazione animale: i risultati dei controlli ispettivi e analitici
Il Ministero rileva una "attenzione sempre maggiore per il rispetto della normativa da parte degli operatori" ed "efficienza educativa dei Servizi Veterinari".


Anche quest'anno, la Dgsaf del Ministero della Salute rende pubblici gli esiti dei controlli ufficiali, ispettivi e analitici, sull'alimentazione animale. I controlli sono previsti dal Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’alimentazione animale, con l'obiettivo primario di assicurare i controlli ufficiali nella filiera dei mangimi eseguiti dai Servizi Veterinari, dai  PIF e dagli UVAC. Il rapporto appena pubblicato dal Ministero si riferisce ai controlli svolti  nel 2017.

Il documento compendia le relazioni annuali fornite dalle Regioni, alcune delle quali non si sono tuttavia attenute ai criteri di presentazione previsti dal Piano,
(non conforme la relazione della Calabria e parzialmente conformi quelle di Lazio e Lombardia). Complessivamente, permangono difficoltà a reperire gli operatori dove eseguire i campionamenti (è il caso della verifica del Carry-over), oltre al reperimento di alcune matrici per la ricerca di OGM -soprattutto nel circuito biologico- di diossine (olio di pesce) e contaminanti (farina di pesce-arsenico). "Ciò crea difficoltà nel raggiungimento della numerosità campionaria assegnata alla Regione/Provincia Autonoma e/o nella scrupolosa attuazione del Piano di controllo, in relazione alle matrici da rilevare"- spiega il Ministero della Salute, che segnala "ancora un ritardo nella consegna dei referti analitici da parte dei laboratori ufficiali, soprattuto per alcunie tipologie di analisi effettuate presso gli Istituti Zooprofilattici non territorialmente competenti.

Le ispezioni- Ispezionati allevamenti, mangimifici, operatori nel settore dei mangimi medicati, produttori e trasformatori anche del settore degli animali da compagnia. Nel 2017, in tutto il territorio nazionale, state portate a termine  26.174 attività ispezionate presso gli OSM (Operatori Settore Mangimi) e sono stati prelevati 10.907 campioni di mangimi (in numero superiore ai 10.794 programmati) in tutte le fasi di produzione, utilizzo, distribuzione e trasporto.
L’attività di ispezione evidenzia "una netta diminuzione del numero di ispezioni rispetto all’anno precedente" e, di contro, "un netto aumento della percentuale delle sanzioni comminate". Il dato appare ancor più significativo- osserva il Ministero della Salute se rapportato al numero di Operatori OSM attualmente
presenti nell’anagrafe ufficiale: degli oltre 112.000 operatori registrati/riconosciuti, infatti circa il 20% sono stati oggetto di ispezione, ovvero circa un quinto di tutti gli operatori.

I provvedimenti- Comminate 90 sanzioni amministrative, in aumento di  2,84 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Per i casi più rilevanti (lo 0.22% sul totale delle non conformità rilevate), sono state effettuate due denunce all’Autorità Giudiziaria. Fra gli operatori primari, su 5.400 ispezioni, i controlli hanno portato ad 1 denuncia nei confronti di allevatori che miscelano mangimi in azienda; il secondo deferimento all'autorità giudiziaria ha riguardato 1 caso (su 497 operatori post primari ispezionati) per produzione di mangimi per il commercio.

Funzione educativa dei Servizi Veterinari Locali- La diminuzione percentuale delle denunce all’Autorità Giudiziaria registrate è parallela all’aumento percentuale delle non conformità (887 su 26.174 ispezioni) . "Tutto ciò a conferma di una attenzione sempre maggiore per il rispetto della normativa da parte degli OSM e dell’efficienza educativa dei Servizi Veterinari Locali"- annota il Ministero della Salute.
Inoltre, ciò pone in evidenza come i servizi non limitino la loro attività al rilievo di gravi mancanze ma anche agli aspetti generali comunque non in linea con la normativa. Una "espressione di efficienza ed efficacia dell’attività di controllo ufficiale svolta dai Servizi Veterinari".

Le principali carenze riscontrate nel corso delle verifiche ispettive, presso gli OSM, hanno riguardato:  carenze nei piani di autocontrollo, mancata idoneità dei requisiti strutturali, inadeguate procedure per la gestione del Carry-Over mancata/errata compilazione dei registri, insufficienti programmi di protezione da parassiti; modalità non idonee di stoccaggio dei mangimi; mancanza di autorizzazioni; assenza di manuali di corretta prassi; mancanza/insufficiente formazione degli operatori.

Controlli analitici- Dalle analisi effettuate, ad opera dei Laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, sono risultati n.103 campioni non rispondenti a quanto richiesto dalla normativa, che rappresentano lo 0,94% del totale dei campioni prelevati. "Questo è un dato che dimostra come in generale i mangimi (mangimi composti, materie prime, additivi, premiscele e acqua di abbeverata) soddisfino i requisiti normativi di sicurezza"- si legge nel rapporto.
Analizzando i dati dell’anno 2017,  la percentuale delle non conformità è lievemente diminuita di 0,1 punti percentuali con il riscontro di  9 non
conformità in meno. Il dato "esprime comunque una sostanziale rispondenza dei mangimi alla normativa, con il 99,06% dei mangimi risultati conformi alle analisi di laboratorio.

Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale eseguiti nell'anno 2017
Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari
Ufficio 7 – Alimentazione Animale