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SVIZZERA

Insetti nel piatto, prudenza per gli allergici ai crostacei

Insetti nel piatto, prudenza per gli allergici ai crostacei
Dal maggio di quest'anno, in Svizzera, gli insetti sono considerati una derrata alimentare, ma gli esperti mettono in guardia. I grilli, le locuste migratorie e le larve della farina (Tenebrio molitor, Acheta domesticus e Locusta migratoria) possono essere cedute ai consumatori, a determinate condizioni, come animali interi, tritati o macinati. Accade in  Svizzera, dove le tre specie sono state considerate alimenti idonei al consumo umano dal 1 maggio di quest'anno. E tuttavia, a poche settimane dall'ordinanza federale, il Centro Allergie della Svizzera invita gli allergici alla prudenza e raccomanda di consultare il medico in caso di dubbi o sospetti.

Condizioni per il consumo nell'uomo- Larve e grilli sono diffusi in tutto il mondo e finora in Svizzera venivano usati esclusivamente come cibo per animali da terrario e uccelli. Anche la locusta era alimento solo per i rettili e gli anfibi. L’Ordinanza -nell’ambito del nuovo diritto svizzero sulle derrate alimentari- stabilisce in primo luogo che gli insetti  provengano da un allevamento e siano stati sottoposti per un periodo adeguato a congelamento e a un trattamento termico che garantisca l’uccisione dei germi vegetativi. Una lettera alle autorità cantonali della sicurezza alimentare dettaglia le condizioni di consumo in conformità alla legislazione.

Informazioni in etichetta- I prodotti alimentari che contengono queste specie di insetti devono essere contrassegnate in modo chiaro. "Concretamente- spiega  Karin Stalder del Consiglio scientifico del Centro Allergie- significa indicare sulla confezione, nella denominazione specifica, la presenza di insetti, ad esempio «hamburger a base di larve della farina». Nell’elenco degli ingredienti, gli insetti devono essere messi bene in evidenza, come gli allergeni.

Allergie come ai crostacei- È possibile che le persone allergiche ai molluschi e ai crostacei reagiscano anche agli insetti. "La ragione - dichiara Stalder- risiede nelle proteine imparentate, che possono scatenare reazioni crociate". Barbara Ballmer-Weber, allergologa e primario presso l’Ospedale cantonale di Lucerna, conferma che «la tropomiosina e altre proteine presenti nei crostacei, come i gamberetti, sono state individuate anche nelle larve della farina».
Ricercatori olandesi hanno di recente confermato una reazione allergica alle larve della farina negli allergici ai gamberetti. «Dagli esami del sangue, questi pazienti sono risultati positivi a diversi insetti – anche alle altre specie ammesse come derrate alimentari in Svizzera», continua Stalder. Non è stata tuttavia testata la reazione al consumo. Anche negli Stati Uniti, sono già stati descritti singoli eventi di allergia alle larve della farina. «Secondo lo stato attuale delle conoscenze, le persone esposte al rischio di reagire alle larve della farina ed eventualmente ad altri insetti sono soprattutto quelle allergiche ai crostacei», conclude l’allergologa. (fonte)

Nessun precedente nella UE- Nell’UE gli insetti sono contemplati dal regolamento (UE) n. 2283/2015 relativo ai nuovi alimenti. Nello spazio europeo è necessaria un’autorizzazione per commercializzarli. Tuttavia, finora non è ancora stato ammesso nessun insetto come nuovo alimento. (fonte)

Ordinanza del DFI del 16 dicembre 2016 sui nuovi tipi di derrate alimentari
Produzione e trasformazione di insetti per l'utilizzo come derrate alimentari