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FENILBUTAZIONE

EFSA e EMA: tracciabilità dei farmaci e monitoraggio dei residui

EFSA e EMA: tracciabilità dei farmaci e monitoraggio dei residui
Le agenzie dell'UE raccomandano una migliore tracciabilità degli equini nonché il monitoraggio dei residui di farmaci veterinari.

Una valutazione congiunta dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha concluso che la presenza illecita di residui di fenilbutazone nella carne equina desta limitate preoccupazioni per i consumatori per la bassa probabilità sia di esposizione, sia di effetti tossici in generale. Le Agenzie confermano l'impossibilità di determinare livelli di sicurezza per il fenilbutazone in alimenti di origine animale; pertanto l'utilizzo di questa sostanza nella filiera alimentare dovrebbe rimanere vietato.

Nell'ambito di questo mandato l'EFSA e l'EMA hanno formulato una serie di raccomandazioni per ridurre ulteriormente il rischio di penetrazione di questa sostanza nella filiera alimentare, con particolare attenzione alle misure volte a consolidare la tracciabilità. Le agenzie ribadiscono l'esigenza di migliorare il monitoraggio e la comunicazione dei dati sulla presenza di residui di farmaci veterinari in animali vivi e prodotti alimentari di origine animale nell'intera Unione europea (UE).

La richiesta di consulenza scientifica da parte della Commissione europea fa seguito alla recente individuazione di prodotti a base di carne bovina adulterati con carne equina e al rinvenimento del farmaco antinfiammatorio fenilbutazone in carcasse equine illegalmente introdotte nella filiera alimentare.


Tracciabilità e monitoraggio -  La consulenza fornita dall'EFSA e dall'EMA è intesa a ridurre ulteriormente il rischio per i consumatori derivante dalla presenza illecita di fenilbutazone nella carne equina. Le misure proposte a livello di UE includono l'introduzione di un affidabile sistema di identificazione per i cavalli e per altri cosiddetti solipedi, al fine di armonizzare i controlli sul fenilbutazone e di migliorare la comunicazione dei dati di monitoraggio relativi a un'eventuale presenza di questa sostanza nei prodotti alimentari. Tale raccomandazione finale riprende una raccomandazione dell'EFSA formulata nella sua ultima relazione sui residui di farmaci veterinari.