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POLEMICHE

Ogm, pareri opposti fra i ministeri Ambiente e Politiche Agricole

Ogm,  pareri opposti fra i ministeri Ambiente e Politiche Agricole
Il ministro per l'Ambiente, Corrado Clini, apre gli Organismi geneticamente modificati: "La ricerca sugli ingegneria genetica applicata all'agricoltura, e alla farmaceutica, e anche a importanti questioni energetiche". Plauso di Assalzoo. Critiche dal Ministro Mario Catania.

Il ministro delle Politiche agricole Mario Catania prende le distanze dalle dichiarazioni del collega al 'Corsera': "Dissento dall'intervista che il ministro dell'Ambiente Corrado Clini: io non penso sia conforme agli interessi del nostro sistema agroalimentare un'apertura agli ogm. Come ministro delle Politiche agricole ritengo per altro che gli stessi consumatori, i produttori non la vogliono. Quindi la posizione è stanzialmente negativa ma non credo che non si debba fare ricerca".

Precisa in una nota successiva Clini:''Ferma restando la posizione italiana in merito al divieto dell'impiego degli Ogm in agricoltura, credo che sarebbe insensato continuare a tenere il freno alla ricerca considerando in particolare che l'ingegneria genetica è una infrastruttura comune per la ricerca in molti settori: dalla farmaceutica alla protezione di prodotti tipici dell'agricoltura, dall'energia al risanamento di siti contaminati con biotecnologie, dalla lotta alla desertificazione alla protezione dei suoli esposti al dissesto idrogeologico''. Per il ministro, infatti, ''sarebbe opportuna una seria e documentata riflessione, anche tenendo conto della evoluzione della ricerca e degli investimenti in questo settore, a livello europeo e globale''.

Critiche a Clini arrivano da Coldiretti. Plauso invece da Assalzoo ( Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici): "Finalmente parole coraggiose che aprono un dibattito maturo e obiettivo sull'uso degli Ogm in agricoltura. I Paesi che hanno intrapreso la strada della ricerca e delle applicazioni dell'ingegneria genetica, come il Brasile o l'Argentina, da cui importiamo grandi quantità di farina di soia in Italia e in Europa, non solo non hanno avuto danni per la biodiversità, ma sono anche quelli la cui economia sta crescendo di più".
"È bene ricordare, inoltre, - prosegue Assalzoo - che pur non potendole coltivare, è dal 1996 che in Italia importiamo e utilizziamo in completa sicurezza materie prime Ogm essenziali per moltissime nostre produzioni agroalimentari".

Per Assalzoo occorre riattivare la ricerca sulla quale l'Italia è divenuta fanalino di coda ed è importante che lo scontro ideologico venga superato; per questo l'Associazione guarda positivamente al confronto che si è aperto all'interno dell'Unione Europea grazie alla proposta della presidenza danese che punta a concedere l'autorizzazione all'uso di Ogm, lasciando agli Stati membri il potere di decidere se vietarlo o meno.

Se ne tornerà a parlare a Bruxelles dopo giugno, "sostanzialmente dopo le elezioni francesi", ha annunciato il Ministro, concludendo che a suo parere "la direzione di lasciare lavorare l'Ue sull'ingegneria genetica, anche nel settore degli Ogm, non verrà abbandonata".