Produzione standard e mortalità pre abbattimento a valore Ismea. Sono i parametri per i primi indennizzi agli allevatori di bovini. Ulteriori ristori a consuntivo finale. La Regione Sardegna ha presentato le misure di intervento in favore degli allevamenti colpiti dalla Malattia Nodulare Contagiosa (LSD Lumpy Skin Disease). Le misure di intervento sono state promesse in tempi brevi dall'Assessore all'Agricoltura Gianfranco Satta che ha ringraziato le associazioni agricole " nel sostenere le attività realizzate dall' Assessorato e dai Servizi veterinari per contrastare la malattia e per raggiungere, si spera il prima possibile, i parametri minimi che consentiranno di dichiarare la Sardegna indenne dalla dermatite e quindi di riprendere a pieno tutte le attività”.
Gli indennizzi interesseranno principalmente due casistiche - La prima prevede l’erogazione di aiuti, in regime de minimis, alle imprese sede di focolaio e destinatarie di un ordine di abbattimento, con il riconoscimento di un aiuto per garantire la continuità aziendale calcolato sulla “Produzione standard” relativa ai bovini allevati. Il dato relativo alla produzione standard limitatamente ai bovini verrà acquisito automaticamente dal fascicolo aziendale dell’impresa. Questa misura consentirà la ripresa dell’attività d’impresa e sarà aggiuntiva ai ristori a capo che verranno elargiti dal Sistema sanitario regionale.
La seconda misura, invece, prevede la concessione di indennizzi per i capi morti di dermatite negli allevamenti oggetto di focolaio prima dell’abbattimento, applicando lo stesso valore Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) utilizzato dalle Asl per il pagamento dei capi abbattuti, oltre agli indennizzi per la mancata movimentazione dei capi a seguito delle ordinanze restrittive di contenimento della malattia. In quest’ultimo caso il “tavolo verde” ha esaminato le proposte avanzate dal Tavolo tecnico e ha concordato di chiedere un’ulteriore riflessione per l’individuazione dell’importo definitivo, tenendo conto di tutti i costi di gestione legati al mantenimento dei capi nelle aziende.
Condizioni- Gli indennizzi per la mancata movimentazione interesseranno i capi presenti nelle aziende di età compresa tra i 6 e 18 mesi e dai 2 ai 4 mesi limitatamente agli allevamenti da latte, ai quali verrà riconosciuto un valore a capo per ogni giorno di permanenza in azienda. La prima finestra temporale che verrà presa come riferimento è quella che va dal 2 luglio al 2 settembre e la concessione dell’indennizzo sarà subordinata alla vaccinazione dei capi presenti negli allevamenti.
Ulteriori contributi- Si prevede, inoltre, una volta disponibili i dati definitivi sul bilancio 2025, di riconoscere un ulteriore contributo per l’eventuale riduzione del fatturato dovuto al deprezzamento del valore dei capi venduti.