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PRIMO CASO IN SARDEGNA

Lumpy Skin Disease nel Nuorese, allevatori in allerta

Lumpy Skin Disease nel Nuorese, allevatori in allerta
E' allerta in Sardegna dopo la conferma di un focolaio di Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease) in uno stabilimento di bovini, nel nuorese. Ordinanza sanitaria.
La patologia, mai registrata prima in Sardegna, può comportare danni economici ingenti agli allevatori che sono già in allerta. In totale 52 comuni sono ora soggetti a limitazioni di movimentazione degli animali, sorveglianza clinica e obblighi sanitari straordinari.

Ordinanza della ASL di Nuoro- La Struttura Complessa di Sanità Animale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL 3 di Nuoro, al fine di scongiurare la diffusione del virus responsabile della malattia, già in fase di sospetto del focolaio, ha istituito una zona soggetta a restrizioni prevedendo il divieto di movimentazione dei bovini (specie recettiva alla malattia), degli ovi-caprini, degli equidi e dei suidi nei 52 comuni del territorio di competenza.
E' stata istituita una zona soggetta a restrizioni temporanee che coinvolge tutti i comuni dei distretti di: Macomer, Nuoro, Siniscola, Sorgono.
Nel comunicare la conferma da parte del Centro di Referenza Nazionale della presenza della dermatite nodulare contagiosa o la LumpySkinDisease (LSD) in un allevamento bovino in agro del Comune di Orani, il Commissario Straordinario dell’ASL 3, Angelo Zuccarelli, e il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Serafinangelo Ponti, intendono rassicurare i cittadini, ricordando che non è trasmissibile all’uomo. 

Conseguenze per la zootecnia- Si tratta di una malattia virale esotica, altamente contagiosa, che colpisce esclusivamente i bovini ed è trasmessa da insetti vettori come zanzare e mosche.  Causa febbre alta, noduli cutanei diffusi e lesioni interne; dal punto di vista produttivo, la malattia causa riduzioni di rendimento e infertilità. Le misure vanno dalle restrizioni alle movimentazioni agli abbattimenti sanitari.
Il presidente del Centro Studi Agricoli, Tore Piana, parla di "episodio gravissimo, con il potenziale di distruggere intere aziende bovine sarde".  Gli allevatori si interrogano sull'ingresso del virus nell'Isola e per voce del Centro chiedono " un piano di azione pubblico e concreto da parte dell’assessorato regionale alla sanità e all’agricoltura".  E inoltre, risorse straordinarie per le aziende colpite; indennizzi rapidi, una sorveglianza serrata nei porti, aeroporti e movimentazioni da altre regioni. 
Se il virus si diffonde, conclude Piana, " i danni ammonteranno a milioni di euro.”

Il dettaglio dei comuni interessati dall'ordinanza: Distretto di Macomer comprendente i comuni di: Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Lei, Macomer, Noragugume, Silanus, Sindia; 
Distretto di Nuoro comprendente i comuni di: Bitti, Dorgali, Fonni, Gavoi, Lodine, Lula, Mamoiada, Nuoro; Oliena, Ollolai, Olzai, Onani, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Orune, Osidda, Ottana, Sarule; Distretto di Siniscola comprendente i comuni di: Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Onifai, Orosei, Posada, Siniscola, Torpè; Distretto di Sorgono comprendente i comuni di: Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Sorgono, Teti, Tiana e Tonara.

Appello della Asl di Nuoro- Tutti gli allevatori sono invoraggiati a informare immediatamente la Struttura Complessa Sanità Animale, diretta da Giovanni Maria Zidda, di qualsiasi sospetto di malattia e rispettare scrupolosamente le prescrizioni impartite dai Veterinari ufficiali, così come previsto dalla normativa vigente.