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DIREZIONE WELFARE LOMBARDIA

PSA, pascolo vagante da ZR verso alpeggi indenni

PSA, pascolo vagante da ZR  verso alpeggi indenni
La Lombardia ha disciplinato le movimentazioni verso alpeggi in zone indenni di capi da pascolo vagante in zone di restrizione per PSA.

Nelle more dell’emanazione di una nuova ordinanza commissariale, la Direzione Welfare della Regione Lombardia ha trasmesso un nuovo protocollo, condiviso con la Regione Piemonte e basato sull’analisi del rischio, contenente le misure per le movimentazioni dei capi da pascolo in relazione alla Peste Suina Africana. In premessa, la nota richiama la quinta Ordinanza del Commissario Straordinario della Peste suina africana, che fino al 30 marzo 2024 prevedeva prescrizioni obbligatorie da applicare alle attività di “Transumanza/alpeggio” nei territori classificati come zona infetta e zona di restrizione (ZR) II per PSA.

Attività di controllo del Servizio Veterinario - Il servizio veterinario (SV) competente sul territorio di partenza situato in ZR II, al ricevimento della domanda di autorizzazione al trasferimento verso il pascolo:

- verifica le condizioni sanitarie e anagrafiche, con particolare riferimento alla corretta identificazione e al numero totale dei capi destinati alla movimentazione;
- accerta, mediante verifica documentale e/o in collaborazione con gli uffici comunali competenti, che le aree pascolate nei mesi precedenti corrispondano a quelle dichiarate dall’operatore;
- provvede ad autorizzare la movimentazione e ad informare il Servizio veterinario di destino;
- supervisiona, le procedure di lavaggio e disinfezione dei mezzi e degli animali.

Mentre il servizio veterinario competente sul territorio di pascolo situato in zona indenne:
- allo scarico degli animali, verifica le condizioni sanitarie e anagrafiche, con particolare riferimento alla corretta identificazione e al numero totale dei capi destinati alla movimentazione;
- monitora i ritrovamenti di carcasse di cinghiale nei comuni sede di alpeggi e pascoli. 

Durante il periodo di alpeggio l’area di accesso e pascolo deve essere ispezionata con cadenza almeno settimanale, al fine di verificare l’assenza di carcasse di cinghiale all’interno dell’area pascolo. L'ispezione deve essere estesa a una zona cuscinetto esterna del raggio di 50 metri e di 20 metri per le strade sterrate di accesso. In caso di rinvenimento di carcasse di cinghiale, parti di esse o cinghiali in evidente stato di difficoltà, dovrà esserne data immediata comunicazione all’Autorità Competente Locale (ACL) per territorio.

Movimentazione ruminanti da Zona di Restrizione II per peste suina africana