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LA STRATEGIA

PSA, Sardegna: vertice in Europa per rimodulare le zone

PSA, Sardegna: vertice in Europa per rimodulare le zone
La rimodulazione delle zone di restrizione della Sardegna sarà all'esame del Comitato degli Stati membri. Sono attesi due vertici del comitato entro la fine dell'anno.
A fronte dei dati registrati in Sardegna e della nuova strategia, messa in campo sul fronte dell’eradicazione del virus, la Commissione UE si è detta favorevole a sottoporre la progressiva rimodulazione delle restrizioni al comitato degli Stati membri. Sono attesi due vertici del comitato entro la fine di quest'anno. 

La decisione presa dall'Europa ha tenuto in considerazione il positivo regresso della malattia in Sardegna. Le nuove zone di restrizione sono elencate nel regolamento 835/2023 del 19 aprile. 

Al termine dell'incontro che si è svolto a Bruxelles la regione Sardegna ha fatto sapere che l'Europa prosegue il lavoro per eliminare l'embargo a cui sono sottoposti i prodotti della filiera suinicola dell'isola. I risultati, secondo il presidente della regione Christian Solinas sono il frutto dell'incessante lavoro di questi ultimi mesi, dopo il buon risultato raggiunto a dicembre. “L’importante attività di sorveglianza non si è mai fermata, il lavoro continua e oggi abbiamo sottoposto nuovamente all’attenzione dell’Europa risultati convincenti che, se confermati, porteranno alla revisione dei vincoli ancora presenti" 
Il presidente è soddisfatto della ripresa delle esportazioni, ma dichiara "l’obiettivo resta quello di una Sardegna completamente libera da restrizioni”. 

Al vertice europeo hanno partecipato i membri dell’Unità di progetto, guidata dal direttore dell’Izs, Giovanni Filippini, e il Ministero della Salute.

“La strategia messa in campo e l’andamento positivo dei dati registrati finora – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – costituisce una buona premessa in prospettiva del risultato a cui stiamo puntando" che prosegue "non posso che ringraziare l’Unità di progetto e i servizi veterinari per l’indispensabile attività svolta sul territorio e il Ministero della Salute per il supporto anche in questa delicata, quanto importantissima, fase”.

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