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REGOLAMENTO A MILANO

Stretta sull'obbligo di microchip, sanzioni anche per il Veterinario

Stretta sull'obbligo di microchip, sanzioni anche per il Veterinario
In settimana, il Consiglio comunale di Milano esaminerà gli emendamenti al nuovo regolamento cittadino per gli animali d'affezione.

A 15 anni dal primo regolamento comunale, la Giunta di Milano aggiorna le norme degli animali d'affezione.  Il testo, fortemente discusso dalle opposizioni a Palazzo Marino, torna in settimana al vaglio del Consiglio, dove sarà messo alla prova da ben 189 proposte emendative. Il testo potrebbe essere votato il 16 gennaio.

Il nuovo Regolamento ha fatto discutere fin dalla prima bozza. Ad ottobre, l'Assessore alle politiche animali, Roberta Guaineri, aveva annunciato correttivi rendendosi  disponibile, in particolare, ad eliminare l'obbligo di museruola per le razze canine elencate come "pericolose"  condotte nelle aree verdi.
Ma le contestazioni vanno oltre e non si sono fermate.

Patentino obbligatorio per alcune razze- Fra le misure contestate, figura l'elenco delle razze canine (e loro incroci) i cui proprietari sono tenuti al conseguimento del Patentino. Si tratta di: Dogo Argentino, Pit Bull, Rottweiler, American Staffordshire Terrier, Bull Terrier, Cane Corso, Cane lupo cecoslovacco. I proprietari di queste razze privi di patentino rischiano sanzioni amministrative da 150 a 500 euro. I consiglieri contrari fanno valere le pronunce del TAR sulla illegittimità degli elenchi di razza.  Per queste stesse razze, il Regolamento iniziale prevedeva l'obbligo di museruola nelle “aree cani”, pena sanzioni da 60 a 360 euro. Ma su quest’obbligo la Giunta ha già annunciato un dietro front.

Obblighi dei Medici Veterinari- Contraria agli indirizzi normativi nazionali è anche la previsione di comunicare alla ATS il rifiuto del proprietario ad identificare l'animale. Il Regolamento milanese, fatti salvi emendamenti,  prescrive: "I medici veterinari pubblici e i medici veterinari liberi professionisti hanno l’obbligo nell’espletamento della loro attività professionale, di accertare che cani, gatti e furetti destinati al commercio siano identificati e iscritti all’Anagrafe regionale degli animali d’affezione. In mancanza dell’identificativo o di illeggibilità dello stesso, i medici veterinari devono informare i proprietari o detentori degli obblighi di identificazione e iscrizione all’anagrafe. Se questi non consentono l’identificazione, i medici veterinari liberi professionisti sono tenuti a darne comunicazione all’ATS".
Inoltre, i medici veterinari liberi professionisti devono esporre negli ambulatori in posizione visibile un cartello recante l’avviso dell’obbligo di identificazione degli animali d’affezione e iscrizione all’anagrafe. Il trasgressore è punito con una sanzione amministrativa da 40 a 240 euro.

Già in vigore il chip obbligatorio per i gatti- Intanto, a Milano e in tutta la Lombardia, è entrato in vigore, il 1 gennaio 2020, l'obbligo di identificazione anagrafica mediante microchip anche per i gatti. L'obbligo trova applicazione per i gatti nati o adottati nel 2020.
La Regione Lombardia è la prima regione ad estendere ai gatti gli stessi obblighi di identificazione valevoli per i cani. Nel resto del Paese, i gatti devono essere microchippati e registrati in anagrafe in caso di viaggio all'estero al seguito del proprietario.
La norma è contenuta nel Piano regionale integrato della sanità pubblica veterinaria 2019-2023.

Chip anche per i furetti destinati al commercio- Cani, gatti e anche "furetti destinati al commercio" sono tutti soggetti ad obblighi di identificazione. Il Regolamento del Comune di Milano, include i furetti "presenti sul territorio comunale", che devono essere identificati e iscritti all’Anagrafe regionale degli animali d’affezione, "da parte del venditore, prima della cessione, secondo i criteri previsti dalle norme nazionali e regionali vigenti in materia di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo". Il trasgressore è punito con una multa dai 40 a i 240 euro.
Il Comune di Milano, inoltre, incoraggia il proprietario, il possessore o il detentore di furetti acquisiti in tempi precedenti all’entrata in vigore del Regolamento ad iscriverli comunque alla suddetta Anagrafe. 

Il Comune di Milano incoraggia l'iscrizione facoltativa per tutti gli altri animali non soggetti ad obbligo di microchip, "iscrivendoli in eventuali anagrafi di specie".

Il vigente Regolamento comunale

La bozza di Regolamento in corso di emendamenti

Foto Bau Social