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DIBATTITO IN AULA

AMR, Piano MinSal 'a breve' in Consiglio Superiore di Sanità

AMR, Piano MinSal 'a breve' in Consiglio Superiore di Sanità
Il Piano nazionale 'verrà a breve sottoposto al parere del Consiglio superiore della sanità, e a seguire verrà trasmesso in Conferenza Stato-regioni'.
L'ha dichiarato a nome del Governo il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, rispondendo alla Camera ad una interrogazione dell'On Mirko Busto (M5S) sui tempi di emanazione del piano nazionale di contrasto all'antimicrobico resistenza.

Lo schema di piano- è stato "discusso con le autorità internazionali e verificato da un gruppo di lavoro multisettoriale" ha spiegato Bubbico aggiungendo che  "il nostro Paese è tra i primi promotori, in ambito internazionale, ad avviare questa iniziativa".  Con il piano- ha aggiunto- si intende "garantire una gestione unitaria delle problematiche, tanto della salute umana quanto di quella animale, individuando per ciascuna area d'azione i relativi obiettivi e le azioni da intraprendere, sia a livello centrale che regionale, nonché la definizione di indicatori di processo, al fine di misurare le attività di monitoraggio". 

Tracciabilità, monitoraggio dei medicinali veterinari e categorizzazione del rischio- Il Viceministro ha ricordato che "il Ministero della salute ha intrapreso varie iniziative, anche attraverso l'introduzione di un sistema di tracciabilità informatizzato lungo tutta la filiera del medicinale veterinario, e un sistema di monitoraggio integrato per la categorizzazione del rischio per le aziende del settore".
Tra le misure volte ad arginare il fenomeno della resistenza agli antibiotici,  "è in fase avanzato l'iter di approvazione di una norma, nell'ambito del disegno di legge europea, per rendere obbligatorio il sistema di tracciabilità in tutto il territorio nazionale"- ha spiegato Bubbico. La ricetta elettronica, infatti, " unitamente ai registri di trattamento, permetterà l'automazione dei processi di raccolta dei dati in ciascuna azienda, consentendo una reale verifica dell'effettivo impiego di antibiotici nelle diverse specie e categorie animali. In tal modo- ha spiegato il rappresentante del Governo-  sarà possibile monitorare i livelli di riduzione degli antibiotici e verificare il raggiungimento degli obiettivi nelle regioni e nelle province autonome. Il sistema di monitoraggio integrato consentirà inoltre la raccolta, l'elaborazione e il confronto delle informazioni su diversi aspetti di sanità e benessere animale. Questo sistema favorirà anche l'identificazione e la classificazione dell'azienda che possano comportare un rischio per lo sviluppo e la diffusione di batteri antibiotico resistenti".
"Tutto questo - ha concluso- confluirà in un sistema di analisi ed elaborazione dei consumi di medicinali veterinari e permetterà di rendere più efficaci le azioni e gli indirizzi da emanare".

Insoddisfatto l'interrogante Busto, per il quale la risposta del Viceministro è stata "intollerabile", una "cantilena noiosa". Pur apprezzando i "primi passi" con la ricetta elettronica negli allevamenti, il parlamentare interrogante - in assonanza con il collega deputato Matteo Mantero ha replicato: "parlate di tutto ma non parlate di allevamento intensivo. Lo capisco: può dare fastidio al settore economico; può dare fastidio alle multinazionali della farmaceutica che producono, come è stato ricordato, il 71 per cento degli antibiotici italiani che viene utilizzato nell'allevamento.  Il Ministero della salute protegge la salute dei cittadini e non protegge la salute dell'industria farmaceutica o dell'allevamento: ve lo mettete in testa? Ce l'avete presente che c'è una differenza in questo? Ora è stato ricordato che finalmente oggi cominciano a muoversi i primi passi per l'introduzione della ricetta elettronica nella somministrazione degli antibiotici anche negli allevamenti. Ripeto i primi passi".