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PARLAMENTO

Interrogazione parlamentare sul tecnico veterinario

Interrogazione parlamentare sul tecnico veterinario
Stabilire un quadro di riferimento e disciplinare a livello nazionale le linee guida per la formazione della del «tecnico veterinario».
Sono queste le richieste di una interrogazione al Ministro della Salute presentata dall'On Gianni Mancuso. Attualmente nel nostro Paese, si evidenziano una "confusione rispetto al percorso formativo" e "la legittima aspettativa di chi ha deciso di intraprenderlo di vedersi riconosciuta una valenza significativa del certificato finale conseguito".

La situazione in essere- si legge nell'atto parlamentare- "crea evidenti effetti distorsivi in relazione a diversi aspetti. In particolare crea un diffuso disorientamento rispetto alla platea dei cittadini interessati a seguire tale percorso formativo necessario ottenere i requisiti utili per esercitare la «professione di tecnico veterinario», che al di là di un suo riconoscimento effettivo rappresenta oramai una realtà lavorativa consolidata e necessaria; contemporaneamente si palesa il rischio, stante tale confusione, che la platea degli interessati si ritrovi destinataria di offerte al limite della legalità".
L'On Mancuso ricorda inoltre che la figura di «tecnico veterinario», "trova una propria legittima forma di riconoscimento a livello europeo, in particolare alla luce direttiva 95/43/CE della Commissione del 20 luglio 1995; al contrario, invece, in Italia si assiste ad un fiorire di iniziative formative nate per rispondere a reali esigenze occupazionali, promosse da soggetti collegati al mondo del lavoro dedicati alla cura degli animali, alle quali spesso si affiancano anche iniziative sviluppate per meri fini commerciali".

L'atto parlamentare cita "talune iniziative di formazione promosse dalle regioni e finanziate con risorse a valere sui fondi comunitari, in particolare Fondo sociale europeo, che però non sembrano riconducibili o comunque rispondenti in alcun modo a modelli formativi omogenei e condivisi, nelle loro linee generali, in campo nazionale".
Fatte salve le competenze regionali, la richiesta di regolamentazione è indirizzata al Ministro Balduzzi, "trattandosi di una figura certamente riconducibile nell'area paramedica" la regolamentazione e disciplina generale risulta quindi affidata anche al Ministero della salute.

L'interrogazione è stata sottoscritta dagli On Rodolfo Viola, Francesco Giro, Carlo Ciccioli, Lucio Barani, Francesco De Luca e Rocco Girlanda.