In Argentina, sono stati descritti due casi di tubercolosi zoonotica trasmessa dai gatti domestici. Un caso ha riguardato un Medico Veterinario.
Lo riferisce il notiziario spagnolo Animal Health, richiamando uno studio condotto da un gruppo di ricercatori argentini che ha analizzato casi di infezione da M. bovis in due gatti che vivevano con i rispettivi proprietari. L'infezione -causata dal Mycobacterium bovis - ha colpito il proprietario di uno dei gatti e il Medico Veterinario che ha riportato una ferita da ago durante il prelievo del campione. I risultati sottolineano la necessità di rafforzare le strategie diagnostiche e di sorveglianza della tubercolosi zoonotica nelle specie non tradizionali.
Per rilevare l'infezione sono state utilizzate tecniche diagnostiche microbiologiche e molecolari, come coltura, PCR e genotipizzazione mediante spoligotipizzazione. La presenza di M. bovis è stata confermata in entrambi i gatti, identificando lo stesso spoligotipo (SB0140). L'infezione è stata successivamente documentata nel proprietario dell'animale, che non aveva mai avuto contatti con bovini, e in un veterinario che ha riportato una puntura accidentale durante il prelievo del campione.
La tubercolosi causata da Mycobacterium bovis (tubercolosi bovina) è una malattia infettiva di rilevanza globale, che suscita crescente preoccupazione a causa del suo potenziale zoonotico. Sebbene i bovini siano l'ospite principale, sono state segnalate infezioni anche negli animali da compagnia, sollevando nuove preoccupazioni per la salute pubblica.
"Questi risultati evidenziano il rischio di tubercolosi zoonotica negli animali da compagnia, anche in assenza di esposizione diretta al bestiame. I risultati sottolineano la necessità di rafforzare le strategie diagnostiche e di sorveglianza nelle specie non tradizionali e sottolineano l'importanza di adottare un approccio globale "One Health" per prevenire e mitigare la trasmissione tra animali ed esseri umani, in particolare nelle regioni in cui la tubercolosi bovina è endemica", concludono gli autori.
Secondo l'Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (Woah) l'Africa e alcune parti dell'Asia sono le aree con il più alto tasso di tubercolosi nei mammiferi, ma la malattia è presente anche in Europa e nelle Americhe. Il Codice sanitario e il Manuale per gli animali terrestri forniscono standard tecnici e raccomandazioni volti a gestire i rischi per la salute umana e animale.