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NETWORK DI RICERCA

Erfan, a Tunisi cooperazione veterinaria con l'Italia

Erfan, a Tunisi cooperazione veterinaria con l'Italia
Autorità veterinarie italiane a Tunisi per un simposio su Erfan, il network per la cooperazione con l'Africa che sarà finanziato dall'Oie.


Rafforzare la cooperazione scientifica e veterinaria tra l'Italia e l'Africa attraverso la condivisione delle capacità tecniche. Questo lo scopo del secondo Seminario regionale del network internazionale Erfan dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), organizzato a Tunisi, con la partecipazione di laboratori veterinari centrali nazionali e delle facoltà di scienze veterinarie di Italia, Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Mauritania, Senegal e Tunisia.

Erfan è un Network scientifico internazionale, nato sulla base dell’esperienza acquisita dall’IZSAM nel settore della cooperazione internazionale in Africa. Presentato all’OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale) a luglio 2018 per il finanziamento, viene approvato a dicembre dello stesso anno.
Oltre all’Italia sono 13 i Paesi africani che hanno aderito al Network, nello specifico 23 Istituzioni Veterinarie tra Laboratori Centrali e Facoltà di Medicina Veterinaria. ERFAN si configura come una piattaforma strategica per costruire collaborazioni proficue sia per i Paesi africani che per le Istituzioni italiane, permettendo di ottenere una conoscenza continua e aggiornata delle condizioni di salute animale e umana in relazione al continente africano.

L'evento è stato anche l'occasione per informare tutti i partecipanti del sostegno finanziario che l'Oie (World Organisation for Animal Health) porterà all'Erfan e per presentare i partner italiani (Istituti Zooprofilattici Sperimentali) che partecipano al progetto. L'obiettivo generale è quello di creare uno spazio per la collaborazione scientifica tra partner italiani e africani, ma anche tra reti nella regione del Nord Africa. L'incontro di Tunisi si è focalizzato sulla struttura della rete, sulle attività amministrative e di gestione della rete e sui piani d'azione per i prossimi due anni.(ANSAmed).