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TRIBUNALE DI PARMA

Le scosse del collare elettrico "possono avere ucciso il cane"

Le scosse del collare elettrico "possono avere ucciso il cane"
Nel 2013, un cane bracco fu ritrovato morto dalla polizia municipale sul ciglio di una contrada vicino alla tangenziale di Fontenallato, a Parma.

Il Tribunale di Parma ha condannato un allevatore di Parma  per maltrattamento di animali: utilizzava il collare elettrico per evitare che il suo cane abbaiasse. Ora dovrà pagare 6 mila euro di multa. Lo riporta il Corriere.it. Nel procedimento penale si era costituito parte civile l'Ente Nazionale Protezione Animali.

Rinvenuto morto dalla polizia municipale, il cane non riportava ferite o traumi da investimento, ma indossava un collare elettrico  e aveva del sangue che fuoriusciva dalla bocca. «Le scosse del collare possono aver ucciso il cane», si legge nella sentenza.

Secondo il giudice, infatti, il bracco sarebbe  morto per le scariche elettriche provenienti dal collare. “Uno strumento” in grado di individuare le vibrazioni che vengono diffuse dalle corde vocali dell’animale nel momento in cui inizia ad abbaiare. «Ogni volta quindi - sottolinea il giudice nella sentenza - che il cane emette tali vibrazioni, ecco che riceve una scossa elettrica sul collo fino a quando non cessa l’abbaio».

«È conseguenza diretta — continua il giudice nella sentenza — desumere e concludere che il cane possa anche essere morto a seguito degli impulsi elettrici ripetuti, e con ogni probabilità incontrollati, dati da quel collare». Il bracco era stato ceduto dall’originario proprietario all’allevatore di Parma proprio perché abbaiava molto e perché, quando lo portava a caccia, andava per conto suo.
Il collare impiegato era anche privo del marchio Ce. Il giudice Monaco ha anche ascoltato un elettricista, il quale ha affermato che «la scarica elettrica provocata da quel collare privo di certificato di conformità era di una certa intensità».

Durante il dibattimento è emerso che l’allevatore utilizzava costantemente il collare elettrico. Nel corso di un sopralluogo nel fondo agricolo dell'imputato, è risultato che anche altri cani avevano il collare elettrico.  Il Tribunale di Parma ha condannato in primo grado l’allevatore  al pagamento di 6.000 euro di multa per maltrattamento di animali, oltre al pagamento delle spese processuali e ai danni alla parte civile Enpa.

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