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CUNEO

Sulfamidici nelle carni, pm chiede condanne per gli allevatori

Sulfamidici nelle carni, pm chiede condanne per gli allevatori
Sentenza il 18 aprile per quattro allevatori del cuneese che avevano autocertificato l'assenza di trattamento farmacologico nei loro suini.



Nel febbraio 2017 durante un normale controllo dei veterinari dell’ASL presso uno spaccio aziendale erano state trovate tracce di sulfamidici contenuti in un muscolo di una scrofa. L’animale risultava proveniente da un allevamento nel cuneese,  i cui titolari- quattro allevatori-  sono a processo con l’accusa di somministrazione illecita di farmaci. Per loro il Pubblico Ministero ha chiesto condanne a nove (l'imputazione più grave per uno degli imputati)  e sette e mesi (per tutti gli altri).

Il titolare aveva dichiarato, con un’autocertificazione, che i suini non erano stati trattati farmacologicamente: “Abbiamo anche controllato i registri di stalla, ma non risultò nulla”, aveva spiegato uno dei tecnici che effettuò il campionamento presso lo spaccio aziendale dell’allevamento. “Si parla di un valore di metossina pari a 125 mentre il limite è di 100”.

La difesa ha chiesto l’assoluzione per tutti i suoi assistiti sostenendo che il prelievo non avvenne secondo le procedure: “L’esito analitico fu indirizzato a uno degli imputati  che non firmò il verbale del prelievo e da alcuni anni non è più nemmeno socio dell’azienda. Ci furono mancanze nella perizia e nella cautela nel prelievo”. L’animale infatti non proveniva dall’azienda degli imputati, ma da un altro allevamento, dal quale era stato acquistato e destinato alla produzione interna e non alla preparazione di salumi.( fonte: targatocn.it)