TAR Emilia: quella del Veterinario è una figura 'unica'

Non si possono introdurre "diversificazioni" in seno a quella del Medico Veterinario, figura professionale "unica", disciplinata dalla legge dello Stato.
Va quindi accolto il ricorso presentato dalla Fnovi e dal Sivemp contro la delibera regionale istitutiva dell' Operatore all'Assistenza Veterinaria. Per il TAR Emilia Romagna "non spetta alla legge regionale né creare nuove professioni", né la legge regionale può assegnare tali compiti alla Giunta. Il Tribunale amministrativo si richiama alla giurisprudenza in materia nel motivare l'accoglimento del ricorso. Già nel 2009 una sentenza del Giudice Amministrativo non ammetteva alcuna prerogativa regionale all'introduzione di diversificazioni in seno all’unica figura professionale disciplinata dalla legge dello Stato.

Secondo i ricorrenti (con Fnovi anche gli Ordini di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenhza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini) il Giudice Amministrativo "afferma un principio valido anche per ogni altra analoga situazione in cui si intendesse violare le prerogative di tutti i medici veterinari ed in particolare quelle dei veterinari pubblici, prevedendo il possibile accesso al S.S.N. di una figura priva di ogni requisito di legge"

L'intento della Regione Emilia Romagna è di istituire una nuova figura professionale dotata di specifiche - e per i ricorrenti "illegittime" - attribuzioni, mediante l'individuazione di funzioni "peculiari e dunque proprie e riservate al medico veterinario". La nuova professionalità- negli intenti regionali- troverebbe sbocco occupazionale presso operatori privati e pubblici.

L'impugnazione della delibera aveva già visto un primo esito favorevole con la sospensiva. Le motivazioni con cui il TAR ha accolto il ricorso rafforzano ulteriormente la concreta possibilità che la delibera regionale venga annullata, sempre che la Giunta non decida di ritirarla.