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CAVALLO NEL REDDITOMETRO? DUBBI DI LEGITTIMITA’

CAVALLO NEL REDDITOMETRO? DUBBI DI LEGITTIMITA’
A sollevarli è l'avvocato Virginia Polidori su Il portale del cavallo in un articolo che ricorda: "la giurisprudenza non ha ancora avuto modo di pronunciarsi, ma di certo non sono mancate le critiche, prima fra tutti quella della SIVE". L'on Mancuso sollecita il Governo a rispondere alla sua interrogazione parlamentare. ANMVI: l'anagrafe equina ha valore epidemiologico non fiscale.

E' oramai da qualche tempo che serpeggia, fra gli appassionati di cavalli, la domanda: "ma cosa dovremo fare con il nuovo redditometro? Che...ci tocca di pagare anche per fare una passeggiata? I dubbi sono legittimi".

A sollevarli è l'avvocato Virginia Polidori su Il portale del cavallo. Svolgendo una opera di recupero normativo- scrive- ho reperito l'allegato 1 al provvedimento dell'Agenzia delle Entrate datato 17/05/2005, n° 18189, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 06/06/2005, n° 129. "La giurisprudenza non ha ancora avuto modo di pronunciarsi, ma di certo non sono mancate le critiche, prima fra tutti quella della SIVE",  che già a Settembre 2010 si era rivolta ai ministri dell'Economia, delle Politiche Agricole e al Sottosegretario Francesca Martini, parlando di "sconfitta per la tutela degli equidi" e chiedendo che il cavallo venga tolto dagli indicatori del redditometro.

"Il Fisco utilizza indicatori fasulli - fa notare l'ANMVI- e si serve di base dati inattendibili. considerato in quanto tale indipendentemente dalle condizioni di utilizzo e di mantenimento, il Fisco si basa su una anagrafe incompleta- che ha un significato epidemiologico e non fiscale, andando così a colpire i soli contribuenti che hanno regolarmente iscritto i loro animale e scoraggiando le future regolarizzazioni. Oggi, mentre assistiamo ad una recrudescenza di alcune malattie infettive e trasmissibili, colpire il cavallo è il modo migliore per compromettere la sanità animale, vanificando gli sforzi delle autorità sanitarie e di tanti ippiatri a tutelare il patrimonio equino del nostro Paese".

In attesa di risposta l'interrogazione presentata dall'O Gianni Mancuso e sollecitata proprio nei giorni scorsi in Commissione Affari Sociali.

Anche Il Portale del Cavallo chiede che vengano assunte iniziative, anche normative, per un azzeramento dei criteri fiscali che sottendono all'attuale redditometro, correggendo l'anacronistica visione secondo cui il possesso responsabile del cavallo è un indicatore di ricchezza.