Per il trattamento antimicrobico dei sistemi di alimentazione di aeromobili, il Ministero della Salute ha autorizzato il biocida “Biobor JF”: prevenire la contaminazione microbiologica. Con decreto del 13 giugno 2025 il Ministero consente che- dal 28 giugno 2025 e per un periodo di 180 giorni- l'impiego di un prodotto biocida statunitense, in deroga al Regolamento (UE) 528/2012, sui biocidi. Lo scopo è di consentire un’efficace azione preventiva della contaminazione microbiologica dei serbatori di carburante e dei sistemi di alimentazione degli aeromobili.
Contrasto alla contaminazione biologica- Diversi operatori nel settore aeronavale avevano segnalato al Ministero della salute l’assenza di prodotti autorizzati ai sensi del Regolamento (UE) 528/2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi. Il trattamento antimicrobico è, tuttavia, necessario al fine di consentire un’efficace azione preventiva della contaminazione microbiologica dei serbatoi di carburante e dei sistemi di alimentazione degli aeromobili, "un aspetto strategico per garantire la sicurezza dei voli"- afferma il Ministero della Salute. Le principali linee guida operative del settore indicano nell’utilizzo di questo prodotto il mezzo più idoneo per il contrasto alla contaminazione biologica; per tale motivo, sono stati adottati da numerosi Stati europei, analoghi provvedimenti derogatori, ai sensi dell’articolo 55, paragrafo 1 del suddetto regolamento.
La contaminazione microbiologica è causata da microrganismi, quali batteri, muffe e lieviti, che crescono nell’acqua per decantazione e si nutrono degli idrocarburi contenuti nel carburante all’interfaccia acqua-carburante. Se non trattata, la contaminazione microbiologica può provocare malfunzionamenti del motore degli aeromobili e comprometterne l’aeronavigabilità, mettendo così in pericolo la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio.
Gli operatori che intendono utilizzare il biocida "Biobor JF” devono darne preventiva comunicazione al Ministero della Salute.
Possibili proroghe- La deroga decretata dal Ministero della Salute dura 180 giorni, ma con la possibilità di richiedere alla Commissione europea una proroga fino a 550 giorni.