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CONSIGLIO DELLA SALUTE UE

Farmaci veterinari, Schillaci: con aumento costi, rischio carenze

Farmaci veterinari, Schillaci: con aumento costi, rischio carenze
L'Italia ha chiesto all'Unione Europea di monitorare l'andamento del mercato dei farmaci veterinari. Il Ministro della Salute Schillaci: "Tariffe agevolate potrebbero non essere sufficienti".


"L’entrata in vigore del regolamento 2019/6 ha modificato il settore"
, espondendolo al rischio di "una perdita in termini di innovazione" e di "una minore disponibilità di medicinali veterinari". A dirlo è il Ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento a Bruxelles durante il Consiglio Europeo del 13 marzo su Occupazione, politica sociale, salute e consumatori.

All'ordine del giorno era previsto un dibattito sulle tariffe dovute all'EMA e sulle carenze di medicinali sul mercato Ue.  L'Italia è stata tra i Paesi che hanno sostenuto la preoccupazione lanciata dalla delegazione ceca, come hanno fatto anche Austria, Cipro, Grecia, Ungheria, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Slovenia. Secondo EMA le carenze sono state esacerbate da eventi geopolitici come la guerra in Ucraina, la crisi energetica, gli alti tassi di inflazione e la recente ondata di casi di COVID-19 in Cina. Ma sulle carenze di medicinali ad uso veterinario, il Ministro Schillaci, secondo quanto riporta il notiziario Quotidiano Sanità, ha messo l'accento anche sul nuovo regolamento che ha modificato il sistema tariffario per l'esame delle autorizzazioni all'immissione in commercio.

"Non è ancora chiaro l’impatto che le nuove tariffe potranno avere anche sul settore industriale- ha spiegato Schillaci- bisognerà valutare se l’adozione di un regime tariffario agevolato potrà essere sufficiente a motivare lo sviluppo di nuovi medicinali veterinari e a garantirne la disponibilità all’interno dell’Ue". Inoltre, "bisogna inoltre tenere in considerazione che il mercato dei medicinali veterinari è molto frammentato, non sostenuto da finanziamenti pubblici e molto sensibile ai costi. La conseguenza di costi maggiorati potrebbe essere una perdita in termini di innovazione, una minore disponibilità di medicinali veterinari sul mercato Ue".

La frammentazione del mercato dei medicinali veterinari e il mancato sostegno attraverso finanziamenti pubblici rende  il mercato molto sensibile ai costi. La conseguenza di costi maggiorati "potrebbe essere una perdita in termini di innovazione e una minore disponibilità di medicinali veterinari sul mercato europeo. Pertanto- conclude il Ministro Schillaci-riteniamo utile un monitoraggio costante per verificare l’impatto delle nuove tariffe in questo settore".