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RELAZIONE DELLA COMMISSIONE UE

Piani PAC, più benessere animale che riduzione antimicrobici

Piani PAC, più benessere animale che riduzione antimicrobici
Nel primo anno di attuazione della PAC 2023-2027, la Commissione pubblica la prima valutazione dei 28 piani strategici approvati dagli Stati Membri.

La relazione presentata all'ultimo Consiglio Agrifish dalla Commissione Europea valuta il grado di "ambizione collettiva" che traspare dai piani strategici nazionali, mettendo anche in luce i loro punti di debolezza.  E' presto per misurare i risultati raggiunti, ma la Commissione prospetta già ai Ministri dell'Agricoltura degli interventi che vanno oltre il quinquennio 2023-2027 e che troveranno spazio in nuovi piani extra-PAC: cambiamento climatico, emissioni, biodiversità, risorse idriche, ecc.

Nel complesso, i nuovi piani strategici della PAC sono uno strumento adeguato. La Commissione ha esaminato 28 piani strategici nazionali nella versione approvata a dicembre del 2022, anche se molti Stati Membri, fra cui l'Italia, hanno già chiesto di poterli modificare. Nonostante i pagamenti diretti siano funzionali al sostegno del reddito agricolo, i piani nazionali non puntano sulla gestione del rischio di volatilità dei redditi,  privilegiando altre leve: la crescita della produttività e della competitività, le tecnologie e l'adozione di pratiche innovative fra cui il benessere animale.

Tutti puntano sul benessere animale- I piani strategici della PAC si dimostrano più ambiziosi per quanto riguarda il benessere degli animali, per il quale è previsto un sostegno destinato al 23 % delle unità di bestiame adulto dell'UE coperto da una dotazione di almeno 6,3 miliardi di EUR (al di là del sostegno agli investimenti), il che equivale ad un aumento rispetto al periodo precedente, che in alcuni Stati membri è anche piuttosto consistente. I piani rispondono alla raccomandazione del 2020 della Commissione di migliorare il benessere degli animali: per la maggior parte, infatti, essi adottano azioni miranti, almeno in certa misura, a porre fine al mozzamento della coda dei suini e a promuovere la stabulazione delle galline ovaiole senza l'uso di gabbie. Per la maggior parte, i piani strategici della PAC assegnano risorse al miglioramento dello spazio vitale e delle condizioni di stabulazione degli animali. Sostengono inoltre le pratiche di  pascolo all'aperto nei settori lattiero-caseario e delle carni bovine.

Antimicrobici: obiettivo "limitato"- Alcune  misure per il benessere animale possono anche contribuire a ridurre il ricorso agli antimicrobici. Tuttavia, il contributo dei piani strategici della PAC all'obiettivo previsto dalla Farm to Fork Strategy di dimezzare l'uso degli antimicrobici "è limitato". Si cerca di conseguire questo obiettivo prevalentemente al di fuori dei piani, in particolare mediante la legislazione europea sui medicinali veterinari e sui mangimi medicati. Tuttavia,  alcuni Stati membri in cui si registrano livelli molto alti di vendite di antimicrobici per il bestiame fissano obiettivi relativamente più ambiziosi nei piani strategici nazionali della PAC per affrontare il problema in diverse filiere animali tramite pratiche e investimenti volontari.

Obiettivi "divergenti" sulle emissioni- Dal 1990 ad oggi l'UE ha ridotto di oltre il 20 % le emissioni di gas a effetto serra prodotte dalla sua agricoltura. Negli ultimi dieci anni le emissioni si sono però stabilizzate, per questo molti piani strategici della PAC riconoscono espressamente la necessità di ridurre le emissioni legate all'allevamento (segnatamente il metano prodotto dai ruminanti).  In particolare, i piani nazionali comprendono un sostegno agli investimenti per: il miglioramento dello stoccaggio e della gestione degli effluenti, le attrezzature di spandimento dei liquami a basso livello di emissioni e i digestori anaerobici. Tale sostegno sarà integrato da quello per i miglioramenti genetici.
Per contro, meno della metà dei piani strategici punta al sostegno previsto per altri interventi, come il pascolo all'aperto, il miglioramento dei piani di somministrazione dei mangimi e degli additivi per mangimi.  Gli obiettivi nazionali per per ridurre le emissioni di metano o di ammoniaca sono "ampiamente divergenti".
Sarà necessario adottare strategie più olistiche per fare in modo che l'allevamento del bestiame continui a ridurre le sue emissioni.

Più sforzi per le risorse idriche - Si potrebbero compiere sforzi ulteriori riguardo all'uso sostenibile delle risorse idriche. Le strategie utilizzate per adattarsi alla riduzione dell'acqua disponibile e garantire la resilienza a lungo termine (tramite soluzioni naturali, ritenzione idrica dei suoli, colture a minore intensità idrica, riutilizzo dell'acqua) dovranno essere rafforzate, anche con azioni al di fuori della PAC tramite piani in materia di gestione del bacino idrografico, siccità e adattamento.

Un nuovo modello di attuazione nel 2025- Il processo di valutazione dell'efficienza della PAC proseguirà nel corso del quinquennio, affinandosi grazie alle informazioni sul suo stato di attuazione che arriveranno dai beneficiari, a partire dal 2025, quando sarà preso in considerazione un nuovo modello di attuazione. Dal 2026 le valutazioni della Commissione diverrano intermedie e le relazioni annuali offriranno dati quantitativamente più significativi.

Le valutazioni dei Governi Nazionali- Per il Consiglio Agrifish i Piani PAC non sono gli unici a concorrere alle sfide complessive poste dalle grandi strategie europee di sostenibilità. Serviranno altri piani e altri canali di finanziamento. Nel resoconto finale, i Ministri dell'Agricoltura degli Stati Membri hanno sottolineato la necessità per gli agricoltori di una semplificazione e di agevolare il processo di modifica dei piani strategici.

Sintesi dei piani strategici della PAC per il periodo 2023-2027
Relazione della Commissione per il Parlamento Europeo e il Consiglio