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REPORT DGSANTE

La preparazione dei Servizi Veterinari alle catastrofi naturali

La preparazione dei Servizi Veterinari alle catastrofi naturali
Qual è la capacità di gestione delle emergenze da parte dei servizi veterinari in caso di catastrofi naturali? Relazione della DgSante.

La relazione- pubblicata dalla Direzione Generale Salute della Commissione UE- analizza la preparazione dei servizi veterinari in caso di catastrofi naturali, attraverso le risposte di 20 Stati membri ad un questionario online (nel 2017) e le ulteriori precisazioni discusse in occasione delle missioni conoscitive in Francia e in Italia (nel 2018). A livello dell'UE esiste un quadro ben sviluppato per la cooperazione e il coordinamento della protezione civile e degli aiuti umanitari, il quale si aggiunge agli strumenti nazionali. Il livello di preparazione dei servizi veterinari varia notevolmente da uno Stato membro all'altro.

pdfFACT_FINDING_MISSION_ITALIA_2018.pdf153.35 KB

I compiti dei servizi veterinari in caso di catastrofi naturali sono passati da un ruolo prettamente di sostegno agli altri servizi di soccorso, ad un ruolo attivo nella pianificazione e nell'attuazione delle operazioni di soccorso e della ricollocazione degli animali, al quale si aggiungono la funzione di polo d'informazione per i proprietari di animali e i produttori di alimenti e il sostegno fornito per il rapido recupero dei mezzi di sussistenza nel settore agricolo.

Il soccorso di animali da compagnia e da produzione in una zona colpita da catastrofi (naturali) non sempre rientra tra i compiti dei meccanismi nazionali di protezione civile. In una situazione di emergenza, quale una catastrofe naturale, è probabile che i proprietari di animali si rivolgano ai propri veterinari per ricevere assistenza e sostegno.
Per molte persone gli animali hanno un grande valore affettivo e gli animali da produzione sono molto importanti per il rapido
recupero dei mezzi di sussistenza, in particolare nelle zone rurali. È dunque importante che i detentori di animali, le organizzazioni di portatori di interessi e i servizi veterinari sappiano a chi competono le responsabilità nel loro territorio e che elaborino piani in "tempo di pace", in modo da essere preparati alle situazioni di crisi e da avere aspettative realistiche nei confronti dei servizi di soccorso e delle autorità competenti.

Specifici piani di gestione delle catastrofi destinati ai servizi veterinari sono stati elaborati da cinque Stati membri che negli ultimi anni sono stati colpiti da catastrofi naturali. I servizi veterinari di sei Stati membri sono particolarmente ben preparati, grazie alla combinazione di formazione ed esercitazioni, così come all'accesso a piani di gestione delle catastrofi elaborati dalle proprie o da altre autorità e al fatto che i loro sistemi per la gestione degli animali sono
stati testati in condizioni difficili durante catastrofi naturali reali.

In 10 degli Stati membri che hanno risposto, i servizi veterinari non hanno avuto accesso a formazione o esercitazioni mirate in materia di gestione delle catastrofi naturali. Quattro di questi servizi veterinari non disponevano di orientamenti, fatta eccezione per i piani di emergenza dedicati alle malattie degli
animali. Sebbene alcuni elementi dei piani di emergenza siano utili anche in caso di catastrofi naturali, questi 10 servizi veterinari potrebbero non essere in grado di fornire un sostegno rapido e adeguato ai cittadini e ai servizi di soccorso durante le catastrofi naturali.

Le organizzazioni di volontariato e i soggetti privati sono spesso desiderosi di aiutare in caso di catastrofi naturali, ma vi è il rischio che la gestione di volontari e di donazioni impreviste e talvolta non necessarie (ad esempio di alimenti per animali da compagnia) sottragga risorse alle operazioni di soccorso ufficiali organizzate. Una buona collaborazione con organizzazioni non governative, volontari e portatori di interessi in "tempo di pace" costituisce la base per
l'adozione di misure efficaci in caso di catastrofi naturali.

Il seminario di Grange- Le conclusioni della DGSANTE sono state discusse con gli Stati Membri a Grange (Irlanda) a dicembre dell'anno scorso. L'occasione è stata offerta dal seminario "Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti" (Better Training for Safer Food). Nei tre giorni di workshop - riferisce una nota dell'IZSAM- la Protezione Civile si è impegnata a promuovere nuovi contatti e migliorare quelli già esistenti con i Servizi Veterinari europei; il Ministero della Salute a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri in caso di emergenze veterinarie non epidemiche. Per fare ciò si avvarrà del supporto tecnico-scientifico del Centro di Referenza Nazionale per l’Igiene Urbana Veterinaria e le Emergenze Non Epidemiche (IUVENE) dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise.

pdfREPORT_DG_SANTE_en.pdf1.08 MB
Emergency preparedness among veterinary services for dealing with natural disasters

Report from BTSF Workshop on Veterinary preparedness for natural disasters