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EDITORIALE DELLA SETTIMANA

La Veterinaria siciliana va avanti

La Veterinaria siciliana va avanti
I fatti di Messina, al di là dell’iter giudiziario che auspichiamo rapido e scientificamente sorretto, suggeriscono riflessioni generali sulla realtà siciliana.

In condizioni epidemiologiche critiche e in presenza di dinamiche territoriali complesse, la Sanità Pubblica Veterinaria siciliana garantisce sicurezza e qualità sanitaria alle produzioni tipiche della filiera legale. Gli accertamenti in corso su alcuni, non possono mettere in discussione l’operato di quei molti che, ogni giorno compiono il proprio dovere in territori difficili- anche dal punto di vista della conformazione geografica come nel caso dell’allevamento di montagna- mettendo quotidianamente a rischio la loro incolumità personale.


Le attività clandestine si pongono al di fuori delle attività di controllo dei Medici Veterinari e proliferano negli spazi dove si consente che un imponente contingente di Medici Veterinari (circa 350) operi "a scartamento ridotto": al di sotto del potenziale professionale e lasciati soli sul territorio. Tutto ciò malgrado l’evoluzione del quadro normativo contempli l’esistenza di modelli organizzativi in grado- se applicati fino in fondo- di prevenire i fenomeni di corruzione. Su questo aspetto, ci sarà molto da fare.

ANMVI Sicilia si attende che, facendo chiarezza, la Magistratura restituisca ai Medici Veterinari siciliani il diritto alla serenità professionale. Nel frattempo- sotto il peso di un clamore troppo spesso scomposto che aggrava tutte le difficoltà anzidette- la Veterinaria siciliana va avanti.

Pippo Licitra
Presidente ANMVI Sicilia