• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30991
Forme societarie

STP, il capitale non è un professionista

STP, il capitale non è un professionista
Parla di "eccesso di ottimismo" e di "effetto collaterale", il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella. Spingendo all'estremo le liberalizzazioni delle professioni, infatti, non si andrà verso alcun recupero del PIL. Il Governo non tiene conto del quadro congiunturale in cui operano oggi i professionisti. E le società tra professionisti, aprendo al capitale, rischiano di mettere in pericolo l'autonomia e l'indipendenza intellettuale. La Fnovi agli Ordini: non iscrivetele all'Albo.

Se l'obiettivo delle liberalizzazioni è quello di guadagnare un punto e mezzo di Pil, corrispondente a quasi 18 miliardi di euro, non si può ‘svuotare' un comparto, come quello delle professioni intellettuali, che vale il 12,5% della ricchezza nazionale. Secondo il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, "le stime governative peccano di eccesso di ottimismo e non tengono in considerazione il quadro congiunturale in cui operano oggi i liberi professionisti".

Anche la costituzione di società tra professionisti, prevista dalla Legge di stabilità n. 183/2011, presenta "effetti collaterali" che il Governo non sembra aver calcolato. In sintesi, il legislatore concede la possibilità che l'accordo societario venga stipulato tra soggetti professionisti e non, stabilendo che la quota maggiore possa essere sostenuta anche dai soci non professionisti.

Dichiara Stella: "Se la gestione delle società tra professionisti passasse al socio con maggiori quote che però non appartiene ad alcuna professione, si metterebbe in pericolo l'autonomia e l'indipendenza dell'attività intellettuale. E' un'ipotesi reale e inaccettabile che mette a rischio di estinzione non gli ordini professionali ma un settore economico autonomo caratterizzato da una miriade di studi di piccole dimensioni".

Frena sulle stp anche il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, che ha comunicato agli Ordini provinciali di seguire la linea suggerita dal CUP e di non iscrivere le società all'Albo prima dell'adozione dei regolamenti attuativi della norma. La legge è in vigore dal 1 gennaio 2012, ma la norma riferita alle società tra professionisti (Articolo 10) dovrà essere perfezionata con l'emanazione di tre regolamenti interministeriali sul conferimento dell'incarico professionale alla società, i provvedimenti disciplinari a cura dell'Ordine e il divieto di partecipazione ad un'altra società professionale. Contestando l'ossimoro di un "Dottor Spa", ovvero l'ingresso di capitale così come prefigurato dalla Legge, il Presidente della FNOVI sostiene che l'applicazione dei modelli societari commerciali alle professioni faccia venir meno il principio inderogabile che il cardine organizzativo sia dato dagli apporti di lavoro professionale e non da quelli del capitale.