La Conferenza Stato Regioni, convocata per il 23 ottobre, esaminerà due provvedimenti di interesse per la ricerca scientifica e per la sanità animale.
Si tratta di un recepimento europeo per la protezione di alcune specie utilizzate a fini scientifici e di un provvedimento attuativo del decreto legislativo 5 agosto 2022, n. 136 (Decreto Prevenzione) sulle malattie animali di rilievo nazionale.
Animali per usi scientifici- La Conferenza Stato Regioni si esprimerà su un atto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, uno
schema di decreto legislativo, che modifica la normativa nazionale per quanto riguarda i requisiti per gli stabilimenti che impiegano animali a scopo di ricerca, e per la cura e la sistemazione degli animali. Lo stesso provvedimento interviene sui metodi di soppressione degli animali. Lo schema di decreto è stato proposto dai Ministeri degli Affari Europei e della Salute, per aggiornare la legislazione nazionale a nuove evidenze scientifiche, in recepimento di
una direttiva europea.
Gli Stati membri devono adeguarsi entro il 4 dicembre 2025. L'entrata in vigore delle nuove disposizioni è prevista dal 4 dicembre 2026.
Malattie animali di rilievo nazionale- Con lo schema di decreto legislativo sottoposto alla Conferenza del 23 ottobre, il Ministero della Salute compie un ulteriore passaggio attuativo del
decreto legislativo 136/2022, individuando le malattie animali di "rilievo nazionale", quindi "diverse" da quelle elencate nel
Regolamento (UE) n. 2016/429.
Malattie elencate dalla UE- Il regolamento europeo di sanità animale prescrive norme specifiche per la prevenzione e il controllo di determinate malattie animali. L'elenco europeo -ai sensi dell'all'articolo 5, paragrafo 1 del regolamento, include: afta epizootica; peste suina classica; peste suina africana; influenza aviaria ad alta patogenicità; peste equina; le 38 malattie elencate nell'
allegato II del Regolamento europeo (fra queste: malattia nodulare contagiosa, rabbia, tubercolosi e brucellosi bovina, ecc.)
Misure nazionali e limiti- Lo schema di decreto del Ministero della Salute individua le malattie animali che - a livello nazionale- comportano un rischio sanitario significativo per gli animali detenuti e alle quali sono applicabili misure nazionali. Di fronte a una malattia di rilevanza nazionale, che comporta un rischio sanitario significativo per gli animali detenuti, lo Stato Membro può intervenire per ridurne le ripercussioni nazionali, adottando proprie misure di lotta di contrasto anche limitando i movimenti di animali e di materiale germinale. Il regolamento europeo fissa però dei paletti : le misure decise dallo Stato Membro sul proprio territorio non devono ostacolare i movimenti di animali e di prodotti tra Stati Membri e non devono andare oltre quanto è appropriato e necessario per lottare contro la malattia in questione. Il regolamento europeo distingue il raggio d'azione delle misure nazionali applicabili agli animali terrestri (articolo 171 del regolamento) e agli animali acquatici ( articolo 226, del regolamento).