Secondo incontro, ieri a Roma, del Tavolo con le organizzazioni agricole sul Veterinario Aziendale: attualizzare la normativa, consolidare il sistema di epidemio-sorveglianza.
Dal Tavolo tecnico promosso da Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura escono proposte condivise per migliorare la collaborazione tra veterinari aziendali e allevatori. Dopo l’istituzione del Tavolo tecnico, a febbraio prosegue il confronto tra le organizzazioni agricole, le associazioni di filiera e le rappresentanze veterinarie. All’appuntamento del 21 maggio, nella sede di Cia-Agricoltori Italiani, hanno partecipato il vicepresidente ANMVI, Marco Colombo, il Presidente di SivarSib, Vito Loconte, e Alessandro Federici e Osvaldo Parolin (Commissione professionale SivarSib-ANMVI).
Insieme a Confagricoltura, ospite del primo Tavolo, l'incontro ha visto la partecipazione attiva delle associazioni veterinarie, della Federazione degli Ordini Veterinari FNOVI e del Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica, SIVeMP. Al Tavolo anche rappresentanti di Copagri, Assalzoo, UnaItalia, Alleanza delle Cooperative e Uniceb.
"Occorre continuare a lavorare in maniera congiunta- si legge nel comunicato diffuso al termine dei lavori- verso un provvedimento ministeriale che definisca chiaramente il ruolo e le funzioni della figura del veterinario aziendale, per implementare il sistema di epidemio-sorveglianza nazionale, adattandola alle esigenze della zootecnia italiana. Un profilo introdotto con la norma del 2017 che necessita, oggi, di una cornice più coerente rispetto alle esigenze delle aziende zootecniche e agli obiettivi di sanità pubblica e di prevenzione epidemiologica". L'obiettivo condiviso è di "rafforzare il ruolo strategico del veterinario nella sanità animale, profilo che non può essere ridotto a una mera compilazione di check list, ma che deve essere confermato come presidio per la prevenzione sanitaria e risorsa strategica per la competitività del comparto zootecnico".
Tra le proposte operative discusse: -la revisione dell’attuale normativa inerente questa figura, per adattarle alle attuali esigenze della sanità animale, anche attraverso l’elaborazione di indici tecnici che rendano più efficiente lo strumento Classyfarm; -la promozione di una collaborazione strutturata tra veterinari e allevatori, per definire un percorso condiviso che renda sempre più efficiente il sistema nazionale dell’epidemio-sorveglianza e della prevenzione dalle malattie infettive, sempre più emergenti in Europa, una garanzia per la salute degli animali e la salvaguardia della zootecnia italiana.
A conclusione, le organizzazioni promotrici hanno espresso soddisfazione per il clima costruttivo e il contributo di tutti i partecipanti, sottolineando la volontà comune di dare al settore strumenti efficaci per affrontare le sfide sanitarie, economiche e ambientali che investono oggi la zootecnia italiana.