Venerdì, 23 Maggio 2025
  • Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32383
cerca ... cerca ...
HISA

Attenzione sugli infortuni nei cavalli da corsa in fase di rientro

Attenzione sugli infortuni nei cavalli da corsa in fase di rientro

Secondo uno studio dell’HISA, pubblicato da TDN News e segnalato sul sito della Grande Ippica Italiana, i cavalli da corsa sono esposti a un rischio più elevato di fratture fatali agli arti anteriori rispetto a quanto si pensasse in precedenza.

In particolare  lo studio si riferisce ai cavalli impegnati nel galoppo, che si trovano nelle prime fasi di allenamento o che rientrano dopo un lungo periodo di inattività.

HISA 2024 - I dati raccolti dai veterinari regolatori e analizzati dall’HISA  (Horseracing Integrity and Safety Authority) nel corso del 2024 hanno evidenziato che le fratture fatali dell’omero e della scapola rappresentano il 15% dei decessi in addestramento. Un dato allarmante che solleva interrogativi sulle modalità di rientro in pista degli equini.

Ancora più significativo il fatto che oltre il 40% dei cavalli colpiti da queste fratture non avevano svolto neanche un furlong ad alta velocità (circa 200 metri) nei 60 giorni precedenti l’infortunio. In media, i soggetti deceduti a causa di fratture agli arti anteriori avevano percorso solo 12,3 furlong ad alta velocità, una quantità relativamente bassa per cavalli in attività. Per le sole fratture omerali, il dato scende a 5,9 furlong.

La direttrice per la Sicurezza e il Benessere Equino dell’HISA, dott.ssa Jenifer Durenberger, ha sottolineato la volontà dell’ente di intervenire con misure concrete: “L’obiettivo di HISA è quello di ridurre sostanzialmente il numero dei decessi per questa tipologia di infortunio a partire dal 2025. Creare consapevolezza è il primo passo. Il nostro obiettivo è tradurre questa crescente mole di informazioni in linee guida pratiche che possano rendere il nostro sport più sicuro.”

Il portale ufficiale dell’HISA ha già messo a disposizione di allenatori e veterinari una serie di raccomandazioni operative per la prevenzione di questi infortuni, che troppo spesso si concludono con l’abbattimento dell’animale.