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DOCUMENTO DI FINANZA PUBBLICA

Professioni sanitarie, la riforma in un collegato al DFP

Professioni sanitarie, la riforma in un collegato al DFP
A completamento della prossima manovra di bilancio ci sarà anche un disegno di legge delega per la riforma delle professioni sanitarie e dei relativi Ordini.

La Delega in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal Ministero della salute sarà un collegato della prossima manovra di bilancio. Il proposito è inscritto nel Documento di Finanza Pubblica (ex DEF- Documento di Economia e Finanzia) all'esame del Parlamento.

Il DFP è il documento preparatorio delle principali decisioni in materia di spesa pubblica. In fatto di professioni sanitarie, il Documento considera gli interventi in corso di attuazione:
-potenziare l’attrattività delle professioni sanitarie e valorizzare la formazione specialistica. Con la legge di bilancio 2025 sono state finanziate specifiche misure per potenziare l'attività dell'esercizio delle professioni sanitarie, fronteggiare le carenze del personale SSN e incentivare l'iscrizione alle scuole di specializzazione che risultano meno attrattive. Alle risorse stanziate nel 2024 si sono aggiunti 2.500 milioni nel 2025.
- attuare la riforma dell’accesso ai corsi di studio dell’area delle Scienze della Salute (Medicina, Veterinaria, Odontoiatria). Il Governo introdurrà un sistema di monitoraggio del fabbisogno di personale per il SSN e misure atte a garantire l’allineamento tra il fabbisogno di professionisti del SSN e i posti disponibili nei corsi di laurea specifici. 

La riforma delle professioni sanitarie e dei relativi Ordini sanitarie - collegata alla manovra di bilancio- ritoccherà la Legge Lorenzin del 2018. I contorni della riforma sono stati delineati nell'ambito della indagine conoscitiva della Commissione Affari Sociali della Camera. Nel corso delle audizioni il Direttore Generale delle Professioni Sanitarie, Mariella Mainolfi, ha tratteggiato le esigenze di modifica dell'ordinamento ordinistico, prefigurando l'adozione di un disegno di legge, la cui stesura è stata confermata dal Ministro della Salute Orazio Schillaci.

Nel documento conclusivo della Commissione Affari Sociali, viene prospettata l'esigenza di una parziale revisione della legge n. 3 del 2018 (cd Lorenzin), che preveda un riordino delle funzioni degli Ordini e delle Federazioni. In tal senso, sono state avanzate alcune proposte di modifica quali:
-il superamento del livello provinciale a favore di un'organizzazione regionale;
-l'introduzione del voto elettronico;
-la possibilità per gli Ordini di svolgere in forma associata alcune attività amministrative complesse, al fine di migliorare l'efficienza, soprattutto per gli Ordini di dimensioni minori.

In parallelo, il Ministro Schillaci ha annunciato la riforma della Cepps, la Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie. Fra le principali criticità, il Ministro ha citato la durata dei ricorsi e la permanenza in esercizio di professionisti radiati dall'Albo.
Ulteriori interventi  sono in via di approvazione con il ddl Prestazioni Sanitarie, già approvato dal Senato, che interviene sulla redazione del bilancio degli Ordini.

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