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FIERA ZOOTECNICA

Lollobrigida a Cremona: filiere corte e innovazione

Lollobrigida a Cremona: filiere corte e innovazione
"Per produrre sono necessarie filiere corte che permettono di garantire i prezzi giusti per il consumatore". Il Ministro  Lollobrigida ha inaugurato a Cremona la 77°Fiera Internazionale della Zootecnia.


“Siamo vicini ad una manovra finanziaria che paga una contrazione economica generale e crisi post pandemiche importanti, ma paghiamo un’assenza di strategia basata sul pensiero che alcune produzioni o l’approvvigionamento delle materie prime per la produzione di mangime, ad esempio, potessero essere superflue. Oggi ne paghiamo le conseguenze".  Così il Ministro Francesco Lollobrigida aprendo la 77° edizione della manifestazione zootecnica che si svolge ogni anno a Cremona.

Ad accoglierlo, questa mattina, il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni, il senatore Renato Ancorotti, il presidente di Unioncamere Lombardia Giandomenico Auricchio, le autorità civili di Cremona tra cui il prefetto Corrado Conforto Galli, il sindaco Gianluca Galimberti e il presidente della Provincia Mirko Signoroni. Le dichiarazioni del Ministro sono state raccolte dal quotidiano locale Cremona Oggi.

Secondo Lollobrigida, “in Italia non dobbiamo puntare sulla quantità ma sulla qualità dei nostri prodotti, sul nostro modo di lavorare, sulla logistica”. La qualità è un tratto distintivo “che dobbiamo difendere dalle aggressioni: siamo contrari ad esempio alla carne sintetica perchè non avrebbe alcuna specificità; siamo contrari in termini economici ma anche per la sostenibilità perché il legame tra terra, lavoro e cibo è millenario e lo dobbiamo tutelare”. Lollobrigida è tornato ad attaccare anche il “nutriscore”, definito “uno strumento che serve solo a condizionare le scelte dei consumatori”.

Sulla manovra finanziaria, Lollobrigida ha dichiarato: "Abbiamo stanziato un miliardo a garanzia degli interventi protempore per investire su sostegno, sviluppo di nuove tecnologie che permettono di avere un’economia sostenibile, per l’ambiente e per il benessere animale; 225 milioni per l’innovazione e altri 100 milioni per la sovranità alimentare che rappresenta la capacità di riconoscere ad un popolo il diritto di scegliere cosa e come produrre e di scegliere cosa mangiare”.

Il ministro infine si è augurato un’unione delle forze produttive “per far crescere l’economia della nazione e poi ridistribuirla verso i più deboli”. L’agricoltura – ha affermato– è un settore chiave per l’Italia ed ha bisogno di formazione e innovazione: le aziende gestite da giovani danno risultati importanti e producono di più. Puntare sui giovani anche nel mondo agricolo è una scelta di crescita economica per l’intera nazione”.