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LE RICHIESTE IN SENATO

Sicurezza stradale: in aumento gli incidenti da selvatici

Sicurezza stradale: in aumento gli incidenti da selvatici
Cresce il numero degli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica. Negli ultimi due anni, si sono verificati 360 incidenti classificati come gravi.

In Senato si attendono risposte sull'annoso tema dei selvatici e della sicurezza stradale. I firmatari dell'interrogazione presentata ieri - i senatori Di Girolamo, Nave, De Rosa (M5S) -  riportano i dati di ASAPS (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale) e chiedono interventi ai Ministri Salvini (Trasporti) e Pichetto Fratin (Ambiente).


I dati- Nel 2020 si sono registrati 157 incidenti significativi, che hanno coinvolto sia animali che utenti. Nella stragrande maggioranza, in 138 casi, l'incidente è avvenuto con un animale selvatico, 6 di questi sulle autostrade.  Nel 2021 il numero degli incidenti  è stato di 213 incidenti "gravi" (199 dei quali avvenuti su strade statali e provinciali e 14 su autostrade), provocando complessivamente la morte di 13 persone e 261 feriti. 

Le richieste- Gli interroganti chiedono "una puntuale opera di manutenzione da parte di ANAS S.p.A., attuale gestore delle autostrade, per evitare la presenza di varchi e interruzioni. L'Autostrada dei Parchi (A24 e A25) - si legge nell'atto parlamentare- è nota per l'attraversamento di animali selvatici e tale porzione di territorio rappresenta un importante corridoio di collegamento tra il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco naturale regionale Sirente-Velino.

Chiedono inoltre di " favorire l'utilizzo in sicurezza dei sottopassi e sovrappassi esistenti, misure minime da mettere in atto per mitigare l'attuale rischio di incidenti che coinvolge pericolosamente fauna e utenza". 

I firmatari chiedono infine di proseguire i lavori previsti nel progetto esecutivo predisposto da Strada dei Parchi S.p.A., avviati nel 2021, per la costruzione di una barriera dell'altezza di 2 metri e 60 che sostituirà l'attuale di 120 cm. E di conoscere a che punto sono gli investimenti per l'inserimento di nuove opere come gli ecodotti, ovvero passaggi ecologici atti all'attraversamento della fauna selvatica compatibili con l'habitat circostante.