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PRIMI CASI IN PIEMONTE

Focolai di PSA nell'Italia continentale, oggi l'Unità di Crisi

Focolai di PSA nell'Italia continentale, oggi l'Unità di Crisi
Primi interventi dopo la conferma del primo caso di Peste Suina Africana nell'Italia continentale. "Gravissimo rischio economico". Informata la UE.

Si riunisce oggi l'Unità Centrale di Crisi, per una valutazione della situazione nazionale dopo la prima conferma in Italia di un caso di Peste Suina Africana (PSA) in una carcassa di cinghiale. La carcassa era stata rinvenuta nel Comune di Ovada, in provincia di Alessandria.

Il caso di Ovada- Riferisce il CEREP che il sospetto era  stato avanzato il 5 gennaio dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta sulla base della positività al test di prima istanza su un campione prelevato dai servizi veterinari della ASL di Alessandria in ottemperanza a quanto previsto dal piano nazionale di sorveglianza per la PSA; il caso è stato confermato dal Centro di Referenza Nazionale il 6 gennaio ed immediatamente le autorità competenti a livello nazionale e locale si sono attivate per applicare quanto previsto dal manuale delle emergenze. È stata identificata un’area infetta che comprende circa 60 comuni (qui la mappa).

Un caso anche in Liguria- L'Istituto Zooprofilattico Piemonte Liguria e Valle d'Aosta (Izsplv) ha individuato altri due casi a Fraconalto (Alessandria) e a Isola del Cantone (Genova) rispettivamente a una ventina e a una quarantina di chilometri di distanza. La conferma è attesa in queste ore.

Azioni già in essere- Come previsto dalle norme vigenti e dal piano di emergenza nazionale, il focolaio è stato subito notificato dal Ministero della Salute alle competenti autorità comunitarie ed internazionali. Inoltre, trattandosi di focolaio nel selvatico è stata convocata una riunione di emergenza del Gruppo operativo degli esperti allo scopo di delimitare l’area infetta e definire le misure straordinarie da attuare per limitare la diffusione della malattia.

Intanto, la regione Piemonte ha attivato l’Unità di Crisi Regionale (UCR) per l’organizzazione della ricerca di ulteriori carcasse di cinghiali nel territorio, dei controlli negli allevamenti di suini nell’area infetta, per la gestione dell’attività venatoria, per fornire indicazioni operative agli stakeholders e per la messa in atto di ogni altra misura prevista dalle norme necessaria a contrastare la diffusione della malattia.
È in corso inoltre l’attivazione del nucleo di coordinamento regionale per l’organizzazione delle attività di gestione del focolaio.

Oggi l'Unità di Crisi Centrale- La situazione è al vaglio dell’Unità di crisi centrale già convocata per oggi. Agli esiti della riunione, il Ministero della Salute aggiornerà sulla delimitazione della zona infetta e sul dettaglio delle misure necessarie, "in considerazione del gravissimo rischio economico per il settore produttivo della suinicoltura italiana e l’industria agroalimentare ad esso collegata".

Massima allerta- Dalla conferma del focolaio di Ovada, il Ministero della Salute ha chiesto ai Servizi Veterinari di rafforzare "al massimo" la sorveglianza nel settore del selvatico e di innalzare al livello massimo di allerta la vigilanza sulle misure di biosicurezza nel settore domestico, con particolare riguardo a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali, di mangimi, prodotti e persone.
In tutto il territorio nazionale è raccomandato di rinforzare l’attività di sorveglianza passiva negli allevamenti suini e di compiere "ogni sforzo per rintracciare e testare le carcasse di cinghiali come previsto dal piano nazionale di sorveglianza".

La PSA in Italia- La Peste Suina Africana è presente in Italia limitatamente alla regione Sardegna dal 1978. Prima del 7 gennaio scorso non era stato registrato nessun caso di malattia nel resto di Italia. Quello di Ovada -in un’ampia area montuosa a cavallo delle regioni Piemonte e Liguria- è il primo caso di PSA nell'Italia continentale.

pdfNOTA_DGSAF_PSA_IN_PIEMONTE.pdf184.76 KB


Sul sito del Ministero della Salute:
Piano nazionale di sorveglianza e di eradicazione in Regione Sardegna 2021-2022
Linee guida operative Piano PSA 2021
Documento indirizzo tecnico gestione cinghiali

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