• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30856
DOPO IL VOTO DELLA CAMERA

Equo compenso, principio valido "solo sulla carta"

Equo compenso, principio valido "solo sulla carta"
Quello approvato mercoledì dalla Camera dei Deputati non è l'equo compenso chiesto da Confprofessioni, che adesso spera nelle modifiche in Senato.

La proposta di legge sull'equo compenso per i liberi professionisti è stata approvata il 13 ottobre in seconda lettura dalla Camera dei Deputati. Con il parere favorevole del governo, espresso in aula dal  Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, il testo ha recepito le proposte emendative formulate dalla Commissione Bilancio che ha chiesto che fosse garantita la neutralità finanziaria della legge. Nessun compenso, quindi ai componenti dell'Osservatorio nazionale per l'equo compenso e nessun fondo per sostenere la spesa delle pubbliche amministrazioni che devono attenersi ai parametri dell'equo compenso.

Definizione - Per equo compenso si intende la corresponsione di un compenso "proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale", oltre che conforme ai parametri individuati con decreto ministeriale per le professioni ordinistiche (qui il decreto parametri della professione veterinaria).

Soggetti vincolati all'equo compenso- L'equo compenso non sostituisce la libera pattuizione con il cliente e non reintroduce le tariffe professionali. Trova applicazione nei confronti di contraenti  "forti" quali pubbliche amministrazioni (eccetto le società partecipate), banche, assicurazioni e imprese con oltre 50 dipendenti. In questi casi gli stessi liberi professionisti saranno vincolati ad attenersi all'equo compenso, pena la sanzionabilità da parte dell'Ordine professionale se accettano compensi sotto parametrati. La legge affida agli Ordini professionali la facoltà di individuare modelli standard di convenzioni.

"Ci sono margini di miglioramento"- Il testo passa ora al Senato dove molte sigle prospettano l'esigenza di modifiche, a partire da Confprofessioni. Il Sottosegretario Paolo Sisto ha dichiarato che il "cantiere sull'equo compenso è ancora aperto" e che "in Senato ci sono margini di miglioramento". Confprofessioni critica il ruolo affidato agli Ordini professionali e alla pubblica amministrazione. Secondo il Presidente Gaetano Stella, nel testo "non si fa alcun riferimento ai rapporti professionali individuali, relativi cioè alle singole prestazioni, che rappresentano la maggior parte degli incarichi attribuiti dalla P.A. ai professionisti e che rimangono fuori dal campo di applicazione della legge". Fra le critiche espresse in audizione da Confprofessioni anche quelle contro il nuovo istituto della class action.

Proposta di legge A.C. 3179-A/R
Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali