• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30964
LETTERA APPELLO

AMR e consapevolezza, FNOVI a Draghi e Speranza

AMR e consapevolezza, FNOVI a Draghi e Speranza
Consapevolezza sul rischio che insieme agli animali stanno correndo la salute pubblica e la sicurezza alimentare: la Fnovi chiama in causa anche il Governo italiano.


Su un tema importante quale l’antibiotico resistenza "appare necessario fornire delle precisazioni". Le riassume la FNOVI rivolgendosi al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro della Salute Roberto Speranza.  Il tema è la famigerata mozione Hausling, contro la quale si è levata tutta la Veterinaria Europea, e che sarà votata dall'Europarlamento nella prossima plenaria.

L'AMR è uno dei maggiori rischi per la salute dell'uomo e degli animali, ma gli antibiotici "devono essere impiegati a tutela della salute e del benessere animale, nonché a tutela della salute pubblica nel contrasto dell'AMR e delle zoonosi"- afferma la nota della FNOVI. "Un divieto di utilizzo, poco razionale e in assenza di solide basi scientifiche, porterà unicamente a maggiori sofferenze per gli animali, per i quali verranno drasticamente ridotte o azzerate le possibilità di cura delle affezioni sostenute da microrganismi patogeni, un aumento delle patologie negli animali e delle zoonosi con conseguenti rischi per la salute pubblica, producendo minimi effetti sulla diminuzione dei fenomeni di AMR, in quanto le stesse molecole, utilizzate nell'uomo, manterranno nell'ambiente (acque, terreni) i geni di resistenza in grado di diffonderla"- prosegue la Federazione.

AMR che cos'è- La resistenza agli antimicrobici - spiega la FNOVI- è il fenomeno per il quale un microrganismo risulta resistente all'attività di un farmaco antimicrobico, originariamente efficace per il trattamento di infezioni da esso causate. Si tratta di un meccanismo evolutivo naturale, determinato da mutazioni del corredo genetico per proteggere il batterio dall’azione del farmaco. L'utilizzo degli antibiotici in ambito clinico umano e veterinario genera una pressione selettiva nell'ambiente, favorendo la selezione di microrganismi resistenti e l’acquisizione di geni di resistenza portati da elementi genetici mobili che contribuiscono alla diffusione delle resistenze tra batteri anche attraverso fenomeni di scambio di geni per via orizzontale.

Controproducente un divieto solo in Veterinaria- "Il contrasto dell'AMR non può quindi essere legato ad un mero divieto di utilizzo degli antibiotici, in quanto deve basarsi su una scientifica razionalizzazione del loro utilizzo, sia nell'uomo che negli animali"- scrive la Federazione degli Ordini Veterinari. "Vietare gli antibiotici esclusivamente nella medicina veterinaria non potrà arrestare la diffusione dell'AMR nell'uomo". trollo del fenomeno dell’AMR non possa prescindere da un approccio “One Health”, promuovendo interventi coordinati in ambito umano, veterinario e dell’ecosistema.

Impiego sotto controllo medico veterinario- L'utilizzo corretto e prudente degli antibiotici è indispensabile "senza ulteriori divieti che limitino le possibilità terapeutiche del medico veterinario, unico interlocutore e professionista cui debba spettare la scelta del farmaco veterinario più idoneo alla cura dell'animale a seguito di visita clinica e relativa diagnosi".  Infine, "agevolare e massimizzare il ricorso ad una diagnostica rapida (isolamento dei patogeni, antibiogramma, MIC) è il metodo essenziale per la scelta della corretta terapia antibiotica".

L'Appello della FNOVI è rivolto anche al Presidente dell'Europarlamento David Sassoli.

Position paper FNOVI sull'uso di antibiotici in Medicina Veterinaria