• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30932
FOCOLAI NEGLI STATI MEMBRI

EHV-1 non compete alla task force veterinaria della UE

EHV-1 non compete alla task force veterinaria della UE
Per la Commissione Europea, la migliore prevenzione contro la rinopolmonite equina è data da biosicurezza e  vaccinazione. Non previsto il supporto agli Stati Membri.

La Commissione è informata dell'epidemia di herpes virus equino-1 (EHV-1) ufficialmente dichiarata il 24 febbraio scorso e da allora è in costante contatto con le autorità spagnole e con la Federazione equestre internazionale (FEI). Ma non può fare molto di più per supportare gli Stati Membri.

Rispondendo ad una interrogazione dell'eurodeputata belga Hilde Vautmans, la Commissaria alla Salute Stella Kyriakides ha spiegato che nell'Unione Europea "la rinopneumonite equina non è soggetta a denuncia e quindi non rientra negli obiettivi del Gruppo veterinario comunitario d’emergenza istituito ai sensi della decisione 2007/142 / CE". Il coinvolgimento di questa task force- che si occupa ad esempio di Peste Suina Africana- era stato invocato dall Vautmans, insieme ad interventi economici a supporto della filiera equina e degli Stati Membri interessati da focolai.

Ma per la Commissaria Kyriakides, il regolamento (UE) n. 652/2014 - che definisce la gestione delle spese relative alla salute  degli animali-  non fornisce le basi giuridiche per assistere gli Stati membri o per sostenere il settore equino nel caso di epidemie di EHV-1".

In conclusione, la Commissione- pur attenta alla cronologia e agli sviluppi del contagio dopo il primo focolaio di Valencia- ha osservato che la rinopolmonite equina si manifesta con una certa regolarità negli Stati Membri e nel mondo e che "la migliore prevenzione è data da biosicurezza e vaccinazione, sebbene nessuno dei vaccini garantisca una protezione completa contro l'EHV-1".

Outbreak of equine herpes


pdfLA_RISPOSTA_DEL_COMMISSARIO_STELLA_KYRIAKIDES_copy.pdf40.22 KB