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IL CASO

Asur Marche, sterilizzazioni per i cani di Trecastelli

Asur Marche, sterilizzazioni per i cani di Trecastelli
Avviate le sterilizzazioni per gli 859 cani dell’allevamento di Trecastelli, in Provincia di Ancona, come da Piano d'Azione della Asur Marche, approvato dal Ministero della Salute.


Dopo l'intervento delle forze dell'ordine, l'Azienda sanitaria unica della Regione Marche ha avviato le sterilizzazioni dei cani dell'allevamento di Trecastelli.  Lo riferisce il sito Kodami che segue la vicenda. Si tratta principalmente di Chihuahua, Carlini, Barboncini toy e Maltesi. La struttura è nota alle cronache come "l'unico focolaio europeo di brucellosi".

La vicenda- L'allevamento di Trecastelli è da anni nel mirino delle forze dell'ordine e sottoposto a restrizioni per esubero di esemplari rispetto ai 61 per i quali è autorizzato. Il sequestro a cui è attualmente sottoposto è stato eseguito a metà gennaio dai Carabinieri-Forestali insieme alle guardie zoofile del WWF e di Legambiente e in collaborazione con l'associazione Amici Animali di Osimo.
L’allevamento e gli 859 cani presenti nella struttura (rinvenuti in pessime condizioni) sono sottoposti a sequestro penale con affidamento in custodia agli stessi proprietari.
Decine di cani sono positivi alla Brucella canis. La loro ricollocazione è problematica.

Il Piano d'azione- "A seguito dell’accertamento del focolaio di Brucella Canis"- l'autorità comunale di Trecastelli ha imposto vincoli sanitari cautelativi.  Una serie di ordinanze (qui la pagina di pubblicazione dei provvedimenti) si sono susseguite fino al 20 gennaio scorso, quando una nuova ordinanza del Sindaco ha adottato il Piano d’Azione per la gestione del focolaio di“Brucella Canis” della Asur Marche (Dipartimento di Prevenzione–Servizio Sanità Animale) elaborato con la collaborazione tecnica dell'IZSAM e approvato dal Ministero della Salute.
Il Piano d'Azione prevede interventi di sterilizzazione ai quali si è opposta la proprietà dell’allevamento. L'ordinanza del Sindaco raccomanda pertanto "una condotta cooperativa" nell’attuazione del Piano, "salvo l’intervento della Forza pubblica, allorquando necessario ed autorizzato". Lo scopo primario dell'ordinanza è di "tutelare il bene fondamentale della Salute Pubblica, sia pure attraverso la tutela comunque del benessere degli animali interessati".

Prescrizioni sanitarie cautelative- Per impedire l'eventuale diffusione della malattia infettiva all’uomo ed agli animali il sindaco ha imposto,
-  il divieto di movimentazione in entrata ed in uscita della popolazione canina, con facoltà di cessione a terzi dei cani presenti in allevamento, "nel rispetto di tutte le condizioni previste dal Piano d’Azione",  e previo assenso espressamente rilasciato, volta per volta, dal Servizio Sanità Animale dell’ASUR;
- impedire l’accoppiamento e la riproduzione dei cani, separando costantemente tutti i maschi dalle femmine;
- allontanare i soggetti non negativi dal resto della popolazione;
- far sottoporre a sterilizzazione (farmacologica/chirurgica) tutti i soggetti che hanno raggiunto l’età pubere, con titolo anticorpale≥ 1:20 e quelli risultati positivi ad almenouno degli altri test (PCR, isolamento),
- comunicare tempestivamente all’A.S.U.R. Marche tutte le azioni previste dall'ordinanza, in particolare ogni decesso, per permettere di effettuare eventuali accertamenti di laboratorio

Sono incaricati della sorveglianza e della corretta applicazione dell'ordinanza e del piano gli organi di vigilanza in materia di Polizia Veterinaria e di Sanita’ Pubblica. L'ordinanza del 20 gennaio resterà in vigore fino al 20 febbraio 2021.

Il caso è entrato in diverse interrogazioni regionali e parlamentari. La consigliera regionale Simona Lupini (M5S) lamenta di non avere ancora ricevuto risposta alla sua interrogazione del 27 gennaio scorso.
Del caso si sta occupando anche la deputata Patrizia Terzoni (M5S) Vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, che si è rivolta al Procuratore capo di Ancona, al Ministero della Salute e alla Protezione Civile nazionale "perché serve una svolta nella gestione dei cani, sia per il loro benessere sia per evitare guai maggiori".

pdfTRATTAMENTO_E_MONITORAGGIO_DELLINFEZIONE.pdf4.6 MB
pdfPIANO_DAZIONE.pdf2.75 MB
pdfLETTERA_DEL_MINISTERO_DELLA_SALUTE.pdf885.61 KB