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VIDEOCONFERENZA

SQNBA, consultazioni prima del decreto attuativo

SQNBA, consultazioni prima del decreto attuativo
Un "esercizio di divulgazione per registrare suggerimenti". Così il Direttore Generale Pierdavide Lecchini ha definito la videoconferenza che si è svolta questa mattina dalla sede di Accredia.

L'acronimo SQNBA (Sistema Nazionale di Qualità Benessere Animale) si candida a diventare un logo, ancora tutto da definire e da presentare all'Unione Europea, che potrà essere speso sul mercato dai produttori di alimenti di origine animale che avranno ottenuto la certificazione da organismi (Cab) accreditati a farlo dall'ente nazionale Accredia. La spinta è il superamento delle "certificazioni fantasiose" ha sintetizzato Silvia Tramontin (Accredia). Logo o etichettatura che sia, il claim reso al consumatore finale dovrà contenere informazioni consentite, veritiere e verificate.

Il Sistema richiede l'adozione di un decreto attuativo - al momento "in fase preparatoria"  ha spiegato il Direttore Generale della DGSAF Pierdavide Lecchini aprendo stamane la videoconferenza di presentazione del Sistema. Il decreto ("un canovaccio" per ora) dovrà definire i requisiti di accesso alla certificazione SQNBA, le norme tecniche e anche le figure professionali di riferimento come il Veterinario Aziendale e il Veterinario Incaricato e il Veterinario Valutatore "sulle quali è necessario ancora approfondire e discuterne il ruolo più adeguato" ha aggiunto il Direttore Generale.

L'iter del decreto è definito dall'articolo 224 bis del Decreto Rilancio e prevede un passaggio in Conferenza Stato-Regioni prima della sua adozione finale. Conterrà tre allegati: i requisiti degli allevamenti, i requisiti della catena di custodia e i requisiti per l'accreditamento degli organismi di certificazione (Cab). Per ora il testo "è ancora indefinito" e siamo alla fase consultiva.

"La consultazione per noi è una prassi- ha sottolineato Filippo Trifiletti (Accredia)-  invitando i partecipanti ad inviare osservazioni. La videoconferenza di oggi, dalla sede di Roma di Accredia, era rivolta alle organizzazioni veterinarie, allevatoriali e della filiera alimentare. A tutti è stato ribadito che il Sistema è volontario e che si basa su un insieme di requisiti valoriali che fanno perno sul benessere animale - un valore dal forte richiamo etico e psicologico per il consumatore-  ma che è la somma di fattori sanitari, di biosicurezza e di uso corretto del farmaco veterinario. "In un'ottica di corretto management" ha aggiunto Lecchini.

Il contenitore dei dati è il database Classyfarm, le cui check list sono state presentate dal Direttore dell'Ufficio Benessere Animale, Ugo Santucci, con particolare riferimento al settore suinicolo, il primo settore ad essere stato considerato per la categorizzazione del rischio, incalzato dall'Unione Europea a dismettere il taglio della coda rutinario (oggi solo l'11% degli allevamenti ha raggiunto il traguardo dell'introduzione di gruppi a coda integra ha riferito Santucci).

A certificarsi SBNQA potranno essere sia  gli allevamenti (produzione primaria) che e la filiera di produzione (catena di custodia). Nel caso degli allevamenti il processo di certificazione dovrà essere intrapreso come singola azienda (Codice in BDN). A loro volta, gli operatori della filiera che intendono certificare i loro prodotti dovranno fare riferimento ad allevamenti certificati.  Va da sè che per l'allevamento è il Classyfarm a determinare se è pronto o meno alla certificazione SBNQA, in base a un sistema di "semafori" che darà luce rossa o verde alla presentazione della domanda di certificazione.

La certificazione prevede un procedimento di valutazione che nel caso della produzione primaria dovrà coinvolgere un Valutatore con laurea in medicina veterinaria; nella catena di custodia il Valutatore potrà anche essere un profilo con una laurea diversa.
 
I "bollini" già presenti oggi sul mercato dovranno adeguarsi. "Non potranno coesistere con il SQNBA"- ha detto Tramontin. Per i pionieri del benessere animale in etichetta  è prevista una fase di adeguamento e di transizione della durata di dodici mesi entro i quali conformarsi ai criteri del SQNBA. Ad approntarli è il Comitato Tecnico Scientifico (formato MinSal, Mipaaf, Accredia e Regioni) istituito con il Decreto Rilancio, la base legislativa dell'intero Sistema.

Stefania Scevola (Accredia) ha chiarito i meccanismi i base ai quali gli organismi Cab potranno essere accreditati da Accredia a rilasciare la certifcazione SQNBA. La vigilanza sulla corretta applicazione del Sistema da parte dei produttori spetta invece al Mipaaf ha detto Francesco Bongiovanni (Dipartimento Sviluppo Rurale). In risposta alle sollecitazioni sulle iniziative di comunicazione auspicate dalle organizzazioni allevatoriali, Bongiovanni ha riferito che ad oggi non ci sono finanziamenti ad hoc, che la forza comunicativa è affidata al logo SQNBA e alla sua credibilità certificata.

Una eventuale integrazione con dati esterni al Classyfarm- come i dati produttivi del programma Leo o gli indicatori metabolici (es. cellule somatiche) - non appare di immediata applicabilità. Si tratterebbe- ha spiegato Lecchini- di far interagire sistemi privati e sistemi pubblici con implicazioni di riservatezza e protezione dei dati. Un ostacolo che- ha accennato Bongiovanni- potrebbe trovare un superamento all'interno dei lavori del Comitato Zootecnico Nazionale e nella prevista banca dati, la cui prima versione "alfa" ha visto la luce a dicembre.

Nel corso dei lavori il Direttore Santucci ha informato i partecipanti che proprio oggi è stato approntato il piano nazionale dei controlli per il benessere animale riferito al 2021.

I Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole e Accredia passano ora la parola agli stakeholder. Ieri hanno ascoltato le associazioni ambientaliste e protezioniste, registrando diversità di approccio, a seguire le Regioni e infine, domani, sarà la volta degli organismi di certificazione.

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