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L'ANALISI

Controlli ufficiali, critiche dal Sivemp: "fantasia applicativa"

Controlli ufficiali, critiche dal Sivemp: "fantasia applicativa"
Ci sono "diverse criticità" nello schema di decreto legislativo che adegua l'Italia al Regolamento (UE) 2017/625” sui controlli ufficiali.

Dopo l'intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni sull'atto di Governo n. 206, il Ministero della Salute ha incontrato il gruppo di lavoro della Segreteria nazionale del SIVeMP. L'atto n.206 è uno dei decreti legislativi più rilevanti nel processo di adeguamento alle nuove regole europee sui controlli ufficiali, nell'ambito di un pacchetto complessivo di quattro decreti legislativi che ha ricevuto il via libera definitivo di Palazzo Chigi il 29 gennaio scorso.

Venerdì scorso- fa sapere il Sindacato in una nota- il gruppo di lavoro ha incontrato il Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, Pierdavide Lecchini, e funzionari della Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione. Sul tavolo, un documento di approfondimento pubblicato sul sito del SIVeMP.

Il "travagliato iter di approvazione"- fa notare il Sindacato-  non ha consente di conoscere "se e quali interventi correttivi potessero essere apportati ai testi esaminati, rispetto alle criticità discusse, pure condivise tra i presenti, e soprattutto con quali metodo e tempistiche".  Il Direttore Generale ha manifestato la disponibilità della DGSAF "a proseguire il confronto per dare in ogni caso soluzione alle criticità prospettate, anche nell’ambito di ulteriori provvedimenti normativi, ritenuti necessari dalla stessa Direzione Generale qualora l’iter del citato decreto risultasse non aver consentito interventi in tal senso efficaci".

Sull'intesa Stato-Regioni- Diffuse e circostanziate le criticità evidenziate dal gruppo di lavoro del Sindacato, a partire da conflittualità fra le Autorità Competenti.  Sul ruolo del Mipaaf, il gruppo di lavoro ritiene "necessario escludere" che l'Agricoltura possa intervenire, in via incidentale o perfino “concorrente” rispetto alle attribuzioni che spettano all'autorità sanitaria. Criticati anche gli istituti della controperizia e della controversia, sui quali si chiede di mantenere l'impostazione del regolamento europeo.
Sulla disciplina della macellazione per auto consumo, che dopo l'intesa in Conferenza Stato Regioni verrebbe assegnata alle Regioni,  il Sindacato parla di "fantasia applicativa": la previsione di lasciare a ciascuna Regione l'adozioe di una specifica normativa in materia di ispezione ante e post mortem degli animali macellati per auto consumo -  e la correlata possibilità di adottare perfino provvedimenti che consentirebbero ispezioni a campione- per il Sindacato "risultano di estremo pericolo in relazione alla concerta possibilità che malattie ad alto impatto epidemico/epizootico, quali l’afta epizootica e la peste suina africana, si affaccino nel territorio nazionale".
E ancora, un apparato sanzionatorio non chiaro e "indulgente" nel caso di alcune fattispecie, in particolare, come le violazioni per prodotti inadatti al consumo umano, le macellazioni clandestine, e quelle per auto consumo.

Il gruppo di lavoro del Sindacato è coordinato da Mauro Gnaccarini, Responsabile dell’Ufficio Legale del SI-VeMP, che ha raccolto le osservazioni delle sezioni regionali del Sindacato e della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP).