Il nuovo Patto per la Salute sancisce la necessità di un riordino degli Enti pubblici vigilati del Ministero della Salute.
Nel corso degli anni "si è stratificata una frammentazione operativa" fra gli Enti vigilati del Ministero della Salute, con la duplicazione di funzioni e compiti in numerose aree di attività. Il nuovo Patto per la Salute 2019-2021 si prefigge il superamento di questa criticità, "con particolare riferimento ad AIFA, ISS e Agenas".
L’obiettivo prioritario di un riordino degli Enti vigilati è di garantire la loro funzione "sistemica e di supporto" al Ministero della salute e alle Regioni, nelle politiche sanitarie, di monitoraggio e di valutazione.
Governo e Regioni sono d’accordo sulla necessità di accorpare tutte le funzioni oggi frammentate tra più soggetti in un unico soggetto che opera in rete con i centri regionali, a cui affidare la governance dell’intero processo di HTA (Health Tecnology Assessment), a supporto delle attività di competenza della Commissione LEA e delle politiche di innovazione in generale.
Tutto questo anche a garanzia dell’autorevolezza e dell’indipendenza del processo di valutazione.
Uomini e Animali, la prevenzione nel Patto per la Salute
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