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APPUNTAMENTO IL 21 OTTOBRE

Dal Classyfarm ai protocolli di certificazione degli allevamenti

Dal Classyfarm ai protocolli di certificazione degli allevamenti
I Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole insieme per lo sviluppo di un percorso volontario di certificazione degli allevamenti zootecnici.


Il 21 ottobre i Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole presenteranno agli stakeholder un percorso di certificazione volontaria degli allevamenti e dei loro prodotti. L'incontro è stato organizzato dalla Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari (DGSAF) e dal Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale (DIPEISR). I due Dicasteri - riferisce una nota della FNOVI- hanno lavorato a protocolli applicabili ai diversi allevamenti, a cominciare da quelli dei suini da ingrasso.

Salute animale e valorizzazione delle produzioni- I rispettivi vertici, Silvio Borrello e Giuseppe Blasi, spiegano che il sistema ClassyFarm nasce dall'esigenza di collaborazione tra la parte produttiva e le autorità competenti e si basa sulla partecipazione attiva degli operatori attraverso i Veterinari Aziendali. Il sistema è stato studiato  anche per indirizzare le politiche di valorizzazione delle produzioni zootecniche, nel rispetto delle aspettative dei consumatori e della società civile, "sempre più interessata alla conoscenza dell’origine delle materie prime, alla qualità e alla sicurezza alimentare, alle tecniche di allevamento e alle condizioni di benessere degli animali".

Integrazione delle informazioni-  A seguito della riorganizzazione del sistema nazionale di miglioramento genetico animale, le informazioni del ClassyFarm dovranno essere integrate con quelle raccolte in allevamento. Spetta ai due Ministeri, Salute e Agricoltura, attura l'integrazione ciascuno per la parte di competenza. La norma di riferimento è contenuta nella riforma della riproduzione animale, il Decreto legislativo 11 maggio 2018, n. 52, che all'articolo 4 disciplina la raccolta dei dati in allevamento finalizzata alla realizzazione del programma genetico.
La norma prevede che i dati siano registrati nella Banca dati unica zootecnica a livello nazionale tramite meccanismi di cooperazione applicativa con la Banca dati nazionale dell'anagrafe zootecnica (BDN) del Ministero della salute. E' affidata a un decreto interministeriale la definizione delle modalità di accesso ai dati.