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NUOVE NORME D'INGRESSO

Cani e gatti in Cina: il MinSal chiede meno restrizioni

Cani e gatti in Cina: il MinSal chiede meno restrizioni
Le autorità cinesi hanno rivisto la normativa sulle importazioni di animali da compagnia nella Repubblica popolare cinese.

A partire dal 1 maggio 2019 è entrata in vigore una nuova normativa riguardante le procedure di quarantena che si applicano agli animali da compagnia (cani e gatti) in ingresso in Cina. Il Ministero della Salute italiano si è attivato per chiedere requisiti meno restrittivi.

Ingresso senza quarantena- Per poter entrare in Cina attraverso un qualunque porto o aeroporto senza essere sottoposti a quarantena gli animali da compagnia provenienti dall’Italia devono rispettare le seguenti condizioni:
- devono essere dotati di un microchip a 15 cifre in linea con gli standard ISO 11784 e 11785 (se il microchip non è in linea con tali standard è necessario avere con sé un lettore in grado di leggere il microchip);
- devono essere accompagnati un certificato vaccinale attestante che l’animale è stato vaccinato due volte contro la rabbia. I cani devono essere vaccinati anche contro cimurro, parvovirus e coronavirus e i gatti contro cimurro, peritonite e panleucopenia felina;
- devono essere accompagnati da una titolazione anticorpale post vaccinazione antirabbia emessa da un laboratorio riconosciuto dalle Autorità cinesi;
- devono essere accompagnati da un certificato sanitario internazionale.

Ingresso con quarantena- Qualora un animale da compagnia non disponga di tutti i requisiti sopra indicati deve necessariamente entrare in Cina attraverso uno dei seguenti punti di ingresso e sarà sottoposto a quarantena per 30 giorni:
- Beijing Capital Airport;
- Beijing West Railway Station;
- Shanghai Hongqiao International Airport;
- Shanghai Pudong International Airport;
- Shanghai Railway Station;
- Shanghai International Passenger Transport Center;
- Wusongkou International Cruise Terminal;
- Urumqi Diwopu International Airport;
- Alashankou.

Ulteriori avvertenze- Anche dopo il 1 maggio 2019 i cani guida e da soccorso dotati di microchip e certificazione vaccinale che entrano in Cina saranno esentati dalla quarantena e potranno entrare in Cina da qualunque punto d’ingresso.
A ciascun viaggiatore è consentito di portare con sé un solo animale da compagnia. I cani devono essere registrati presso gli uffici di polizia della località cinese di residenza entro un mese dall’arrivo in Cina.
Se al momento dell’ingresso in Cina gli animali da compagnia non appaiono in buona salute, potrebbero essere sottoposti a esami da parte delle autorità veterinarie cinesi con costi a carico del proprietario dell’animale.
Alcune compagnie aeree potrebbero richiedere ulteriori requisiti per poter imbarcare animali da compagnia su voli diretti in Cina ed è quindi consigliabile consultare il proprio operatore con congruo anticipo rispetto alla data del viaggio.

Circolare della DGSAF- La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha informato i Servizi Veterinari Regionali sulla nuova normativa, che "limita il nostro Paese- scrive il Direttore Generale Silvio Borrello- senza tenere in considerazione lo status di indennità per la rabbia. Inoltre tra i laboratori autorizzati ad effettuare test di titolazione anticorpale non risulta al momento nessun laboratorio italiano". La circolare ministeriale conclude informando di essersi già attivata per il tramite dell'Ambasciata italiana a Pechino, "per avanzare la richiesta di includere l'Italia tra i Paesi con requisiti meno restrittivi".

pdfNOTA_DGSAF_INGRESSO_ANIMALI_DA_COMPAGNIA_IN_CINA.pdf742.54 KB
L'informativa ai viaggiatori, a cura dell'Ambasciata d'Italia a Pechino è pubblicata sul sito del Ministero degli Affari Esteri.