• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30861
ATTIVITA ASSISTITE CON ANIMALI

Prima relazione nazionale: pochi i Veterinari esperti di IAA

Prima relazione nazionale: pochi i Veterinari esperti di IAA
Formazione veterinaria da rivedere: allo studio un programma ad hoc per i veterinari già in possesso della qualifica di comportamentalista.

Il Centro di referenza nazionale (CRN IAA) ha pubblicato la prima relazione annuale sugli Interventi Assistiti con gli Animali. La relazione - la prima dopo l'emanazione dell'Accordo del 25 marzo 2015 sulle Linee guida nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA)- si basa sui dati trasmessi dalle Regioni e dalle Province Autonome: dati "complessi e non uniformi" che non rendono ancora possibile, si legge nelle conclusioni, una rendicontazione puntuale.

Tuttavia, la relazione offre spunti per avviare un aggiornamento delle Linee guida nazionali. "Quanto finora realizzato- si legge nella relazione-  "è un primo passo per uniformare i comportamenti degli operatori, consentire la realizzazione di esperienze confrontabili dal punto di vista dell’efficacia terapeutica, rafforzare un approccio scientifico all’impiego degli IAA, al fine di affermare una disciplina eticamente valida che sia in grado di rispondere alle aspettative dei diversi stakeholder sia nel contesto sociale che economico, confermandone la sostenibilità".

Professionisti e operatori- La relazione aggiorna inoltre sugli elenchi di professionisti/operatori e delle strutture in possesso di nulla osta. In relazione alle diverse professionalità previste nell’équipe multidisciplinare. Il maggior numero di attestati di idoneità è stato rilasciato ai coadiutore del cane, a seguire il coadiutore del cavallo. Rimane esiguo il numero dei responsabili di progetto di TAA (Terapie Assistite Animali) e dei medici veterinari esperti in IAA.

Criticità da superare- L'interesse per gli IAA si concretizza nella quantità crescente di esperienze offerte dal territorio, caratterizzate dal contesto multidisciplinare con finalità di tipo terapeutico, educativo e ludico-ricreativo. Non mancano però alcune criticità. Gli spunti offerti dalle molteplici attività descritte nei paragrafi precedenti hanno avviato, a livello ministeriale e del CRN IAA, una riflessione sull’aggiornamento del testo delle Linee guida. In particolare fra le questioni che ad oggi risultano di più complessa applicazione, la relazione sottolinea  la necessità di tre correttivi principali in fase di aggiornamento delle Linee guida.

- distinguere correttamente le attività che non si inseriscono nel contesto degli IAA (ad esempio: fattorie didattiche e fattorie sociali possono svolgere IAA ma il confine con le loro consuete attività è piuttosto sottile; le attività svolte nei maneggi/centri equestri che non rientrano tra le AAA, ecc.);
- rivedere i programmi formativi attualmente previsti dalle Linee Guida rendendoli più rispondenti alle reali esigenze degli operatori (in questo senso sono già state avviate riflessioni con FISE per l’integrazione dei percorsi formativi previsti dalla nuova normativa con quanto già in essere nella Federazione; con gli stessi obiettivi anche lo scambio di corrispondenza con FNOVI per lo studio di un programma ad hoc per i veterinari già in possesso della qualifica di comportamentalista);
- rivedere i requisiti previsti per le strutture che erogano TAA ed EAA con animali residenziali alle reali necessità degli operatori e degli utenti che sono coinvolti negli interventi, rispettando contemporaneamente l’esigenza di tutela del benessere degli animali.


Relazione annuale 2018 del Centro di referenza nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali