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REGOLE ALLA VENDITA

Troppi cani da commercio irregolare e allevamento fai da te

Troppi cani da commercio irregolare e allevamento fai da te
Dal Ministero della salute la proposta di estendere agli animali d'affezione le regole per il commercio on line applicate alle specie protette.
"Si alleva più che mai anche fra le mura domestiche". In base all'Accordo Stato-Regioni del 2003, per essere ritenuta tale, un'attività di allevamento deve giovarsi di cinque fattrici, oppure produrre venti cuccioli l'anno.

Del sistema fai-da-te ci si può fare un'idea anche soltanto osservando la valanga di animali proposti in vendita nei piccoli annunci. Un commercio irregolare, che non solo non considera i diritti degli animali ma si basa sull'evasione sanitaria e fiscale: "eppure Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza non sembrano tenerne conto", denuncia Repubblica.it.

"Fattrici chiuse in minuscole gabbie, costrette per tutta la vita a partorire più volte l'anno, all'occorrenza eliminate senza complimenti. Al solito nessuno controlla, e nuovi animali vanno a riempire case, strade, rifugi. Acquistati con superficialità da chi s'innamora dell'esemplare visto in tv o nella pubblicità, vengono abbandonati anche se giovani e belli". "E cosa accade poi delle madri anziane, degli esemplari meno rispondenti ai canoni estetici richiesti dal mercato, a quelli handicappati oppure di salute, temperamento cagionevoli?"

"Se solo tutti i piccoli fossero microchippati prima del cinquantesimo giorno di vita, quando ne è permessa la vendita, il veterinario di riferimento dovrebbe giustificare con maggior puntualità eventuali cause di morte", dice Rosalba Matassa, coordinatrice dell'Unità operativa per la tutela degli animali, lotta a randagismo e maltrattamenti del Ministero della Salute.

Di recente il Corpo Forestale dello Stato ha stipulato un accordo con siti commerciali quali eBay Annunci e Subito. it, per di contrastare la vendita illecita di specie protette: "Sarebbe utile fare altrettanto per gli animali d'affezione", commenta la Matassa. Anche a causa della smisurata offerta, cani e gatti entrano con estrema facilità nelle case salvo poi essere abbandonati alla prima difficoltà. "Come Ministero abbiamo finanziato un piano di ricerca avviato due anni fa dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo per stimare scientificamente quanti cani randagi o appena divenuti tali circolino in Italia. Sono già partiti progetti pilota in Abruzzo e Molise". (fonte: repubblica.it)