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IN SENATO

Tre proposte di legge per riformare gli Ordini della sanità

Tre proposte di legge per riformare gli Ordini della sanità
Gli Ordini delle professioni mediche, veterinari inclusi, attendono una norma di riordino specifica. In Senato tre proposte.
"L'impianto ordinistico in sanità ha bisogno di una ridefinizione normativa, che ne adegui i contenuti all'attuale contesto professionale e nei rapporti con le istituzioni, i cittadini e i professionisti". In Senato, sono stati presentati tre disegni di legge che intendono riformare gli ordinamenti istituzionali delle professioni sanitarie. "Nella precedente Legislatura - è la premessa delle rpoposte-  il problema era stato affrontato con due distinti provvedimenti non giunti a termine per la chiusura anticipata della stessa".

Riforma Monti a parte- più incentrata sulle liberalizzazioni delle prestazioni professionali che sul riordino istituzionale- gli Ordini della sanità  da sempre chiedono una riforma specifica, che dia risalto giuridico alla natura delle prestazioni mediche, pubbliche e private, che si caratterizzano per un approccio al paziente più che al mercato. Il Ddl del senatore D'Ambrosio Lettieril (che è anche vice presidente della Fofi), composto di un unico articolo, diviso in tre parti, ha come base di partenza il testo predisposto dal ministro Balduzzi che però non concluse il suo iter parlamentare.

Nel ddl che porta anche la firma del Presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco, si esplicita la vigilanza del Ministero della Salute come Dicastero di riferimento e l'inquadramento giuridico come enti pubblici, sì, ma peculiari: "Gli Ordini e le relative Federazioni sono enti pubblici non economici, sono organi sussidiari dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici connessi all'esercizio professionale, dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare, ai quali, tuttavia, non si estendono le norme di contenimento della spesa pubblica e la sottoposizione alla vigilanza del Ministero della salute in quanto finanziati attraverso le quote versate dai propri iscritti.

Fra le questioni rimaste aperte anche quella degli organi, disciplinandone la composizione e le relative funzioni anche con la previsione dell'istituzione di un Coordinamento degli Ordini presenti in una Regione; i Consigli nazionali delle Federazioni nazionali dovranno dotarsi di  Regolamenti per definire la loro organizzazione e funzionamento interno.

Il terzo ddl, il ddl Bianconi,  dispone l'istituzione degli ordini professionali delle professioni infermieristiche, delle ostetriche, delle professioni sanitarie della riabilitazione, dei tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni tecniche sanitarie e della prevenzione.

DDL
- Riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie di medico - chirurgo, di odontoiatra, di medico veterinario, di farmacista e delle professioni sanitarie di cui alla legge 30 agosto 2000, n. 251
di iniziativa dei senatori Annalisa Silvestro, Amedeo Bianco, Emilia Grazia De Biasi, Nerina Dirindin, Manuela Granaiola, Donatella Mattesini, Giuseppina Maturani, Venera Padua

DDL - Riordino della disciplina degli Ordini e dei Collegi delle professioni sanitarie
d'iniziativa del senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri, Laura Bianconi e Lucio Romano

DDL - Istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione
di iniziativa della Sen Bianconi

pdfDDL_SILVESTRO_BIANCO_ET_AL.pdf131.24 KB

pdfDDL_DAMBROSIO_LETTIERI.pdf165.68 KB

pdfDDL_BIANCONI.pdf696.45 KB