Il sito web del Consiglio regionale della Lombardia ha pubblicato il testo consolidato del progetto di legge "Norme specifiche per alcune tipologie di cani a tutela del loro benessere e della pubblica incolumità". Sul testo approvato in via definitiva dal Pirellone, il 24 giugno, la parola passa al Parlamento. IL TESTO >>
Il sistema di certificazione SQNBA (Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale) entra nel vivo. Il Masaf pubblica i piani di controllo della produzione primaria e della catena di custodia. Entro l'11 agosto gli allevatori possono chiedere di essere controllati da un OdC. Prime indicazioni commerciali per le imprese alimentari che conseguono la certificazione SQNBA. >>
Entrano in vigore le nuove norme penali in materia di reati contro gli animali stabilite dalla Legge 6 giugno 2025, n. 82. ANMVI Lex, il format di aggiornamento in diritto e giurisprudenza veterinaria, se ne occuperà con due webinar in diretta streaming. A illustrare le novità saranno gli avvocati Elena Guerreschi e Luigi Camurri , con la moderazione del Presidente ANMVI Marco Melosi. Appuntamento il 3 e il 10 luglio. >>
Si sono svolte oggi a Lovanio, in Belgio, le elezioni per il rinnovo del Board di UEVP (Unione dei Veterinari Pratici Europei). Volker Moser è stato confermato alla presidenza dei practitioners. Nel Board, Giovanbattista Guadagnini per un secondo mandato. Tornata elettorale anche per la FVE che festeggia 50 anni di attività: confermato Massenzio Fornasier nel Board. >>
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la proposta di legge parlamentare (Plp) n. 4 "Norme specifiche per alcune tipologie di cani a tutela del loro benessere e della pubblica incolumità". Formazione obbligatoria, in due step, per i proprietari di alcune tipologie di cani. >>
Spesso le amministrazioni comunali che intendono procedere ad interventi di tipo medico-veterinario di propria competenza, richiedono un preventivo che quantifichi il costo di tali prestazioni, in modo da selezionare l'offerta più vantaggiosa per il Comune. Spesso le amministrazioni comunali che intendono procedere ad interventi di tipo medico-veterinario di propria competenza (ad esempio, sterilizzazioni di gatti randagi, applicazione di microchip ecc.) richiedono a studi e/o ambulatori medico-veterinari un preventivo che quantifichi il costo di tali prestazioni, in modo da selezionare l'offerta più vantaggiosa per il Comune.
Tali richieste vengono fatte dalle amministrazioni attraverso lettera raccomandata a/r, che può assumere più di una denominazione (invito all'affidamento, invito a partecipazione a gara previa offerta, richiesta di preventivo o altro) nella quale vengono indicati gli interventi / le attività che i Comuni devono svolgere, i tempi delle stesse, le modalità di espletamento delle relative gare, l'indicazione dell'Ufficio del Comune che si occupa della procedura (generalmente il dirigente dell'Ufficio economico-finanziario, ma anche dell'Ufficio ambiente) e del responsabile del procedimento.
Nella richiesta del Comune deve essere indicato anche il termine entro il quale gli studi e/o ambulatori interessati possono far pervenire le proprie offerte: la legge non indica con esattezza quale debba essere tale termine, tuttavia dalla giurisprudenza e legislazione vigente può desumersi che il numero di giorni da concedersi per consentire agli interessati di fare le proprie offerte deve essere "ragionevole", intendendosi per "ragionevole" un termine non inferiore a giorni 15 (quindici) dal ricevimento della lettera.
Alcuni medici veterinari hanno ricevuto lettere del tenore di quella indicata dove veniva assegnato, ai veterinari interessati, un termine brevissimo per proporre le proprie offerte, termine peraltro indicato non come decorrente dal ricevimento della comunicazione ma semplicemente come data: ad esempio, lettera in data 05.10.2007 ove si indica come ultimo giorno utile la data del 11.10.2007.
In casi come questo, è fuori di dubbio che un termine così breve è illegittimo, tanto più che la mancata decorrenza del termine dall'effettivo ricevimento della comunicazione rende ancora più incerta la situazione.
Basti pensare all'eventualità - verificatasi per alcuni medici veterinari - di un ritardo delle Poste Italiane nel recapito della lettera di invito: in questo caso è sconsigliabile un'azione nei confronti delle Poste, i cui tempi supererebbero di gran lunga l'esigenza di tutela immediata che si crea in questi casi; l'interessato può chiedere la rinnovazione dell'offerta e del relativo bando di gara (o dell'equivalente procedimento di assegnazione del servizio / attività). (Avv. Maria Teresa Semeraro)