IZSLER e il Masaf hanno firmato una Convenzione biennale basata sul potenziamento del sistema Classyfarm: dall'Intelligenza Artificiale allo sviluppo del sistema SQNBA, dall'analisi predittiva dell'allevamento alla possibilità di calcolare in anticipo le soglie degli antibiotici per i pagamenti della PAC. IL TESTO. >>
La Direzione Generale Salute e Sicurezza Alimentare (DG Sante) della Commissione Europea avvia una seconda consultazione sul benessere di cani e gatti. Con una seconda lettera di invito, il Direttore dell'Unità Benessere Animale, Andrea Gavinelli, incoraggia i Medici Veterinari a dare il loro contributo. Il focus stavolta è la tracciabilità. >>
Con l'Ordinanza n.3/2025, il Commissario Giovanni Filippini dispone "Misure di eradicazione e sorveglianza della peste suina africana". L’evoluzione epidemiologica richiede la prosecuzione della strategia di contrasto e una rimodulazione della stessa, come da “Road map” concordata con la Commissione Europea. >>
Il Ministro della Salute annuncia il coinvolgimento di ulteriori esperti nel Consiglio Superiore di Sanità. Un intento apprezzato dai vertici di ANMVI, FNOVI e SIVeMP che firmano una lettera congiunta: creazione di gruppi di lavoro stabili con esperti veterinari, auspicabile il ventilato aumento dei componenti di nomina ministeriale. >>
Con la pubblicazione dei Piani di controllo si completa la disciplina operativa del sistema SQNBA (Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale). Il 23 luglio, a Cremona, SivarSib e Anmvi organizzano un seminario di presentazione dei Piani ai professionisti Veterinari, con particolare riguardo alle attività di certificazione in produzione primaria. >>
Gli studi di settore sono un semplice indizio o soltanto un'indicazione ma il reddito deve comunque essere determinato sulla base della specifica realtà imprenditoriale. L'ha chiarito la Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia.
La Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia con sentenza n.158/1/08 del 3 ottobre scorso ha dato pienamente ragione ad un contribuente che contestava l'accertamento automatico da studi operato solo sulla base di questo strumento e prescindendo dalla concreta realtà aziendale.
D'altra parte l'Amministrazione finanziaria ribatteva che lo studio ha in se una piena valenza probatoria che non necessita di alcun ulteriore supporto esterno. La motivazione che ha portato i giudici emiliani a prendere questa posizione deriva dal fatto che a loro avviso gli studi possono essere solo un indizio ma che il reddito deve comunque essere determinato sulla base della specifica realtà imprenditoriale.
Questo deriva dall'interpretazione dell'art.62-sexies del dl n. 331/93 che offre la possibilità ll'amministrazione finanziaria di eseguire accertamenti anche qualora vi siano gravi incongruenze fra ricavi dichiarati e quelli fondatamente desumibili dagli studi. Secondo la Commissione, dal testo dell'articolo se ne deduce che il legislatore non si fida del semplice risultato matematico-statistico ma vuole qualche cosa di più. In sostanza tale risultato non deve essere passivamente accettato ma valutato criticamente e contestualizzato nella realtà aziendale specifica. (fonte: Italia Oggi)