Ampiamente superato il requisito minimo dei 50 crediti/anno. Il Sistema SPC si conferma l’unico modello attendibile per attestare la crescita scientifica dei Veterinari liberi professionisti. Il provider EV, attraverso le società scientifiche con sede a Palazzo Trecchi, ha organizzato 626 eventi per un totale di 3.213 crediti SPC (Sviluppo Professionale Continuo). >>
“Azioni efficaci. Controlli adeguati”. Per la Commissione Europea l’Italia "contrasta la resistenza antimicrobica, conseguendo un uso più prudente degli antimicrobici". ANMVI: premiati gli sforzi dei Veterinari per un utilizzo rigoroso e responsabile degli antibiotici nelle cure animali. Basta fake news: la Veterinaria italiana sta combattendo la resistenza antimicrobica. COMUNICATO STAMPA >>
Nessuna raccomandazione finale. La Commissione Europea promuove in pieno il sistema veterinario italiano: azioni e controlli efficaci per contrastare la resistenza antimicrobica e per un uso più prudente degli antimicrobici. I risultati dell'audit condotto a gennaio e ora pubblicati restituiscono un quadro oggettivo del rigore e degli sforzi intrapresi. LA RELAZIONE >>
L' Indagine 2025 del Consorzio Almalaurea descrive l'identikit dei laureati in medicina veterinaria e la loro condizione occupazionale. In calo progressivo il numero dei laureati, in crescita la retribuzione mensile media. Il Consorzio si è rivolto ai 533 laureati del 2024. A un anno dal titolo, i neo professionisti sono prevalentemente attivi in proprio e nel privato. >>
Gli organismi di certificazione hanno iniziato a calendarizzare le visite. Con l'emanazione dei Piani di Controllo, il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale muove i primi passi, aprendo una fase storica, di forte impatto sulla produzione primaria nazionale. Un "treno" fra i più veloci e imperdibili. Se ne è parlato al Seminario organizzato da SivarSib e Anmvi. >>
Rischia una multa chi tiene cani e gatti in cattive condizioni igieniche disturbando i vicini per il cattivo odore. Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione.
E' reato se il cattivo odore degli animali causa fastidio ai vicini. A stabilirlo è la Cortes di Cassazione che con la sentenza 19206 depositata ieri ha confermato la condanna al pagamento di una multa di € 105, oltre ai danni nei confronti dei vicini, ad una signora della provincia di Messina che tenendo in giardino 30 gatti e quattro cani ha provocato "emissioni di gas nauseabondi provenienti dagli escrementi e dalle urine degli animali".
La terza sezione della Corte Suprema ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla signora sottolineando che "le emissioni di gas, vapori o fumo idonei ad imbrattare o cagionare molestie alle persone non sono solo quelli provenienti da attività produttive ma anche tutte quelle esalazioni maleodoranti comunque imputabili all'attività umana, quali ad esempio quelle provenienti dalla presenza nel proprio giardino di numerosi animali senza l'adozione di cautele idonee ad evitare disturbo o molestie ai vicini". (Fonte: Il Sole24Ore)