Lo scorso 5 giugno 2025 ha segnato la fine dell’applicazione della Decisione di esecuzione (UE) 2025/1097 della Commissione, che modificava l’allegato della precedente Decisione (UE) 2025/672 relativa alle misure di emergenza per i focolai di afta epizootica in Ungheria e Slovacchia.
Dal 6 giugno 2025 quindi non sono più attive in Ungheria e Slovacchia le zone di restrizione per l’afta epizootica, né risultano più applicabili i controlli su animali vivi sensibili e sui relativi prodotti provenienti da tali aree. Lo rende noto il Ministero della Salute attraverso una comunicazione ufficiale firmata dal Direttore Generale della DGSA, dott. Giovanni Filippini.
Il provvedimento segue la cessazione degli effetti della Decisione di esecuzione (UE) 2025/1097 della Commissione, del 23 maggio 2025, che modificava l’allegato della Decisione (UE) 2025/672 concernente le misure di emergenza per i focolai riscontrati nei due Paesi.
Nel testo si legge: «Si ritiene che ragionevolmente il 5 giugno 2025 debba essere anche l’ultimo giorno di applicazione dei suddetti controlli sulle partite di animali vivi sensibili all’Afta epizootica e anche su quelle di prodotti di tali animali eventualmente introdotti dalle zone di restrizione definite ai sensi del Regolamento (UE) 2020/687».
Pur venendo meno le misure straordinarie, la Direzione Generale della Sanità Animale invita a non abbassare la guardia: «Si esorta a mantenere alta l’attenzione nei confronti di questa malattia altamente contagiosa, garantendo la vigilanza sullo stato di salute degli animali aftoso sensibili e procedendo alla segnalazione immediata al Servizio veterinario competente di eventuali situazioni sospette».
Il Ministero ha inoltre ringraziato i Servizi veterinari per la preziosa collaborazione prestata nella gestione dell’emergenza, sottolineando l’importanza della sorveglianza attiva e del tempestivo scambio di informazioni a tutela della salute animale e pubblica.